Sulle spiagge del Senegal gira un uomo ricoperto di plastica, un ambientalista convinto che cerca di cambiare il mondo
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Dakar è la capitale del Senegal. La città si estende nella parte meridionale della penisola di Capo Verde, sull’Oceano Atlantico. E’ sede del Parlamento e del Palazzo del Presidente. Conosciuta soprattutto per essere la tappa di arrivo della corsa Rally Dakar.
Il Senegal è uno stato dalle dimensioni ridotte. Possiede, però, spiagge bellissime e un ambiente naturale di inestimabile valore. Il turismo è una risorsa fondamentale ed è una meta molto ambita dagli europei, a partire dai francesi seguiti dagli italiani.
Come molte spiagge del mondo, anche quelle in Senegal sono piene, purtroppo, di plastica. Ma Modou Fall, un ex militare di 49 anni, da molto tempo, si attiva perchè la situazione cambi in meglio. Lo fa in prima persona con l’intento, non solo di ripulire, ma anche di sensibilizzare i suoi concittadini e il mondo a cambiare strada.
“È un veleno per la nostra salute, per l’oceano, per le popolazioni, eppure basterebbe poco per evitarlo. Ma la gente non ci pensa, getta questi oggetti ovunque”.
Le parole di Modou, oggi conosciuto anche con il soprannome di Plastic man, sono una verità scomoda, ma accertata. Da anni gira il Senegal pulendo le spiagge dai rifiuti della plastica. A seguito del suo lavoro, ha fondato un’Associazione ambientalista, Clean Senegal, e attraverso campagne educative, incoraggia le persone al riutilizzo e al riciclo della plastica.
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Anche il governo, da parte sua, ha cercato di far fronte al problema, approvando, nel 2020, una legge che vieta alcuni tipi di plastica. Sono passati due anni, ma l’applicazione della normativa presenta, ancora oggi, delle difficoltà di applicazione.
La spiaggia di Yarakh ne è un esempio. Alcune fotografie mostrano quanto il lavoro di Modou sia importante, ma da solo potrà fare ben poco. Così è dal 2011 che l’uomo di plastica gira per il Senegal vestito di buste, bicchieri, piatti perchè la gente comprenda quanto sia importante reciclare per il futuro del nostro pianeta.
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Condivide le sue idee e il suo lavoro collaborando con altre Associazioni del territorio, quali Senegal Propre e Senegal Clean. Insieme organizzano dibattiti, conferenze e giornate dedicate alla raccolta dei rifiuti.
Il suo lavoro non è sempre stato facile. All’inizio veniva preso per un pazzo, per via della sua strana divisa. Oggi, dopo tanti anni, ormai è molto conosciuto non solo in Senegal, ma anche in molte parti del mondo.