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Giardinaggio

Concimare i mirtilli, è un gioco da ragazzi se lo fai in questo modo

La coltivazione dei mirtilli passa, senza ombra di dubbio, per la concimazione. E questa non deve essere sbagliata

Mirtilli (Foto di Christe da Pixabay)

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Tra i frutti più buoni da mangiare e da coltivare si sono sicuramente i mirtilli. Questo oltre a buonissimi garantiscono moltissimi benefici al corpo umano. A facilitare la coltivazione i pochi parassiti e il minimo spazio necessario. Senza dimenticare che una piante produce bacche per molti ssimi anni.

Non meno importante la loro resistenza al freddo. Ma l’unico elemento da non sottovalutare è la concimazione. Questo è un compito importantissimo per avere delle bacche buonissime.

Mirtilli, i segreti per concimare

Mirtilli (Foto di Gergely Meszárcsek da Pixabay)

La concimazione dei mirtilli deve tenere sott’occhio alcuni aspetti fondamentali. Su tutti la carenza di nutrienti. Il principale segno della loro assenza sono le foglie clorotiche che mostrano quello che il cosiddetto “clorosi intervenale” a causa di pH sbagliato che dovrebbe essere tra 4,5 e 5,1.

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In pratica le foglie avranno l’area tra le nervatura di colore giallo o verde pallido. Questa zona, quando la pianta sta bene, deve essere di un verde brillante mai rossa o gialla.. Anche la scarsa crescita e la bassa resa sono indice di un probema con il pH. In commercio esistono molti fertilizzanti, ma si possono suddividere in tre macrogruppi: uno che lavora per abbassare il pH del terreno, uno per aggiungere solamente nutrienti senza alterare il pH, e infine uno che acidifica il pH e aggiune anche sostanze nutritive.

Per il primo gruppo si possono utilizzare due ingredienti come il solfato d’ammonio e lo zolfo elementare. Il primo è il più comune ma è bene sottolineare che si tratta di un fertilizzante artificile e il suo utlizzo è vietato in agricolura biologica. Il secondo, invece, ha un’azione lenta. Ciò vuol dire che gli organismi del suolo impiegano tempo per processarlo prima di avere un pH efficace. Questo, poi, non è privo di rischi. Tra i più comuni l’eccessiva fertilizzazione e le radici bruciate.

La seconda categoria, invece, è per aggiungere le sostanze nutritive, senza alterare il pH del suolo. Sono sconsigliati tutti quei fertilizanti che contengono nitrati e cloruri. Non bisogna dimenticare che i mirtilli preferiscono che l’azoto gli sia fornito a lento rilascio. I migliori, da prediligere sono quelli granulare organici che contengono azoto, fosforo e potassio.

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Se invece necessitate un fertilizzante capace di acidificare il terreno e aggiungere anche dei nutritivi prediligete quelli naturali composti da farina di piume, letame di pollame, farina di erba medica e zolfo elementare.Il momento migliore per appplicare i fertilizanti in primavera o in autunno.

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