La Dipladenia è una pianta rampicante capace di mille prodigi. Si arrampica ovunque ravvivando pergolati, giardini e balconi. Ma regge il freddo?
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La Dipladenia è una pianta orinaria del sud America contraddistinta dalla fioritura generosa che regala. Non è difficile incontrarla su balconi e terrazze d’Italia poiché è ormai una specie largamente importata e che ha imparato ad adattarsi al nostro clima.
Ma come si comporta quando arriva l’inverno? Non essendo una pianta autoctona, in quanto originaria dell’America latina, di certo mal sopporta il freddo. Che fare?
L’argomento che affrontiamo oggi è di vitale importanza poiché riguarda un aspetto centrale e caratteristico della Dipladenia. Questa pianta è celebre infatti per le sue fioriture dirompenti e vivaci in grado di ravvivare ambienti esterni di ogni tipo, dal patio al giardino, al terrazzo al pergolato. C’è solo una controindicazione: teme moltissimo il freddo.
Proveniendo da un continente così distante dal nostro, sia per clima che per ecosistemi, la Dipladenia mantiene intatte nel proprio dna le caratteristiche necessarie alla sopravvivenza nell’America del sud. Il problema vero è che se non dovutamente protetta, anche se dovesse sopravvivere all’inverno rigido, probabilmente l’anno successivo non porterà a frutto la solita fioritura.
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Ma vediamo allora come intervenire. La Dipladenia si trova a proprio agio a temperature superiori ai 20C° e dovrai necessariamente proteggerla con l’arrivo della stagione fredda se non vorrai vederla perire malamente. I 12 C°, in inverno, vengono sopportati abbastanza bene. La temperatura è infatti non tanto fredda da bloccare il ciclo vitale della pianta.
La temperatura in inverno non deve restare nemmeno troppo calda poiché la pianta, come numerosissime altre specie fanno durante la stagione fredda, va in riposo vegetativo, un momento essenziale per la vita e salute della pianta. Anche le temperature troppo alte possono inibire la fioritura successiva della pianta.
Verso la fine del mese di ottobre e l’inizio di novembre, quando l’autunno inizia a presentare con forza le sue caratteristiche, riponi la pianta e tienila a riparo dai primi freddi di stagione. Già da ottobre monitora le temperature notture così da poter intervenire con dei teli appositi che la proteggano fino a fine mese.
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Tuttavia, per i motivi prima elencati, non è saggio tenerla dentro casa. Il riposo vegetativo è un periodo necessario alla ripresa della pianta. Pertanto dovrai tenerla su un pianerottolo, una veranda o un balcone la cui esposizione consenta alla pianta di usufruire di molta luce il giorno e di essere protetta dal gelo notturno. In questo periodo potrai potarla: metti tassativamente dei guanti poiché la linfa è urticante.