Il 2022 ha visto aumentare vertiginosamente le bollette di gas ed elettricità, ma anche andare in macchina è sempre più dispendioso
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L’anno 2022 si sta per chiudere. Le famiglie italiane hanno visto triplicare le bollette di gas e luce, ma anche fare benzina sta diventando sempre più dispendioso. Nonostante i prezzi siano un poco scesi, fare quadrare il bilancio famigliare è quasi un’impresa.
Lo Stato sta cercando di andare incontro alle famiglie disponendo vari aiuti economici. E tra le misure introdotte dall’articolo 2 del D.L 21 del 21 marzo 2022 e convertito con modifiche della legge 20 maggio 2022, n. 512, troviamo anche il bonus carburante.
Siamo in dirittura di arrivo per richiedere il bonus carburante di 200 euro. Le aziende private hanno ancora, oramai, un mese di tempo per fare in modo che i propri dipendenti possano usufruire di questo aiuto.
Il bonus è previsto soltanto per il periodo di imposta 2022 e per un importo massimo di 200 euro per la benzina. Sono destinati ai lavoratori dipendenti e sono esclusi dalla tassazione. Per il datore di lavoro, inoltre, è integralmente deducibile dal reddito d’impresa.
L’Agenzia delle entrate chirisce che il bonus è previsto per qualsiasi tipologia di rifornimento: benzina, gasolio, gpl, metano e anche la ricarica dei veicoli elettrici. L’erogazione è volontaria, ed è il datore di lavoro che sceglie a chi assegnare il bonus.
Non è necessario un preventitvo accordo contrattuale e, la concessione del buono può avvenire fin da subito. L’azienda sarà, poi, rimborasata direttamente dallo Stato. L’unica clausola imprescindibile è che si tratti di un’azienda che opera nel settore privato.
Rientrano anche coloro che non svolgono un’attività commerciale, o lavoratori autonomi, ma che abbiano dei dipendenti nel loro organico. E’ un bonus netto che, per il dipendente, non concorre a fare reddito a patto che non si superi la soglia dei 516.46 euro annui.
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Tale limite è stato previsto dal decreto Ucraina bis, lo stesso che ha permesso di introdurre uno sconto sulle accise per abbassare il prezzo dei carburanti. Le aziende private possono, inoltre, aiutare i propri dipendenti non solo con i buoni carburante, ma nache con altri benefit.
Il 9 agosto 2022, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicata la notizia che, per il Welfare aziendale 2022, è stata alzata la soglia di esenzione fiscale legata ai benefit. Si passa, quindi, dai 258.23 euro annui, agli attuali 600 euro.
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Di fatto questo significa che le aziende possono ampliare la propria offerta presente sulla propria piattaforma welfare. Questo significa che il valore massimo defiscalizzato è stato aumentato in favore dei propri dipendenti.
I fringe benefit, in italiano il beneficio accessorio, è un bene o servizio erogato dall’a zienda a favore dei propri dipendenti. I benefit non fanno reddito, sono esenti da tassazione e prevedono un aiuto concreto spendibile in vari ambiti. Quest’anno hanno sicuramente aiutato coloro che erano in difficoltà per il pagamento delle bollette.