Se il cortile è scivoloso a causa della pioggia in un condominio, di chi sarà la responsabilità? Scopriamo insieme cosa dice la Legge a riguardo.
Sono tantissimi in Italia i condomini dotati di ampi cortili. Questi spazi comuni ai residenti sono generalmente frequentati solamente da persone a piedi e talvolta anche dalle macchine in caso di parcheggi condominiali.
Nelle giornate di pioggia molto forte, però, questi cortili tendono a riempirsi d’acqua per giorni divenendo molto scivolosi, e di conseguenza anche molto pericolosi. Ma di chi è la responsabilità in questi casi? La Legge parla chiaro.
I rischi di un cortile scivoloso
Un pavimento bagnato, come ben sappiamo, è potenzialmente pericoloso poiché basta un momento di distrazione pre prendere un brutto scivolone. Immaginatevi questa situazione all’aperto e magari anche sotto la pioggia.
In questi casi non solo si hanno le mani impegnate perchè magari ci si sta riparando con un ombrello, ma delle pozzanghere sono sicuramente molto più pericolose di un semplice pavimento bagnato.
Non sono pochi, infatti, i casi di cadute nei cortili zuppi d’acqua, con conseguenze spesso e volentieri anche gravi. C’è chi cade e si prende semplicemente una storta, chi cade in avanti e non riesce a poggiarsi con le mani a terra, rischiando di battere la testa e chi invece, a causa dell’età cade procurandosi delle fratture a volte anche gravi.
In questi casi ci sono persone che lasciano correre e altre invece che decidono di chiedere i danni. Ma a chi si chiedono i danni in questi casi? Non basta lamentarsi con l’amministratore del condominio, ma sarà necessario documentarsi prima su cosa dice la Legge.
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Cosa prevede la Legge
Per rispondere alla tanto richiesta domanda, dobbiamo andare a studiare una recente sentenza emessa dal Tribunale di Roma. Si tratta della sentenza n. 16591 del 10 Novembre 2022.
Questa sentenza fa riferimento ad un fatto accaduto nell’ottobre del 2015 in un fabbricato romano. In questa occasione un residente aveva attraversato il cortile comune, ormai bagnato dalla pioggia di quei giorni.
Passeggiando nel cortile, il residente in questione è scivolato e caduto procurandosi non poche lesioni. Il residente ha quindi chiesto il risarcimento dei danni al condominio. Ed in questo caso, la colpa ricadeva effettivamente sul condominio, poiché l’amministratore era a conoscenza del pavimento scivoloso del cortile e nonostante ciò non erano mai stati presi dei provvedimenti.
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In sede di Tribunale, l’accusato si difendeva che l’evento era causato semplicemente dall’imprudenza del pedone che nell’attraversare il cortile non avrebbe preso le dovute accortezze.
Il tutto si è concluso con l’accoglimento della domanda del residente. Questo perchè secondo la giurisprudenza anche le cose inanimate possono recare danni e per questa ragione, nel caso specifico, stava al condominio mettere in sicurezza lo stabile.
In conclusione, quindi, il proprietario custode del bene è responsabile dell’evento e delle conseguenze, in virtù dell’omessa manutenzione ex art.2051 cc.