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Bioarchitettura

Costruire in terrazzo/balcone con o senza permessi: le regole del 2022/23

Se vogliamo chiudere un terrazzo o un balcone della nostra casa, ci sono delle nuove regole che dobbiamo conoscere

Balcone di una casa moderna (Foto di THANH TUẤN NGUYỄN-Pixabay)

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Se possediamo un balcone o un grande terrazzo,  è possibile che ci troviamo di fronte alla necessità di fare dei cambiamenti. Nel caso in cui, per esempio, si trovi esposto alle intemperie, aggiungre delle protezioni ci darà modo di sfruttare meglio lo spazio.

Oppure potremmo anche optare per la chiusura con delle vetrate. Qualunque cosa decidiamo di fare, dobbiamo sempre tenere a mente che esistono delle regole da rispettare per effettuare i lavori che abbiamo pensato.

Alcune regole da seguire per il 2022 e 2023

Balcone di una villa antica (Foto di Angelika-Pixabay)

Le tipologie di interventi hanno scopi differenti e naturalmente anche diversi costi di realizzazione. Le tende, oltre che avere un ruolo estetico, possono servirci per creare maggiore privacy o  ripararci dal sole. Quelle invernali, più resistenti e pesanti, sono anti pioggia ed anti vento.

I gazebi e le verande, invece, sono certamente più onerosi, ma chiudono di più l’ambiente e possiamo sfruttarlo al meglio. Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore per il 2022 – 2023 per i tendaggi non serve nè permesso né autorizzazione edilizia.

Per le verande, i gazebi ed i pergolati è invece obbligatorio chiederli presso il Comune di residenza, ma ci sono delle eccezioni. Nello specifico non serve richiedere nulla quando si tratta di strutture mobili, non fisse, che, per legge, rientrano nei lavori di cosiddetta edilizia libera, come vetrate amovibili e tendoni.

Anche le pergotende fanno parte di questa tipologia. Queste sono pergole in alluminio o in altri materiali, che permettono di avere una tettoia costruita da un telo impermeabile retrattile. Può essere infatti, chiusa o aperta attraverso una struttura modulare ad azionamento motorizzato. Non temono il sole, la pioggia e i forti venti.

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Quando si tratta di un’opera che amplia la volumetria della casa, se si realizza senza permessi rappresenta un abuso edilizio. Per costruire una veranda dunque, si deve  presentare apposita istanza al Comune dove si trova l’immobile interessato.

Questa deve essere accompagnata dalla documentazione necessaria. Ci sono, però, delle eccezioni, che riguardano le VePa. Si tratta di  installazioni di strutture mobili, che proteggono dalle intemperie e, migliorano l’efficienza energetico di casa.

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Le stesse regole valgono pe,r il pergolato o il gazebo. Se sono strutture fisse con materiali pesanti, ancorati al suolo e con una copertura sulla parte superiore, è obbligatorio chiedere il permesso di costruire.

Al contrario, se la struttura è aperta su almeno tre lati e nella parte superiore,  è movibile ed è realizzata in legno, rientra tra quelli cosiddetti in edilizia libera. Non servono dunque nè permesso di costruire, nè Scia o Cila.