Il panettone sostenibile, Baghi’s usa il vetro e non solo
2 anni fa
Baghi’s ha reinventato il panettone creandone uno sostenibile privo di conservanti. Inoltre il packaging è privo di plastica
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
A Natale c’è un dolce immancabile sulla tavola: il panettone. Un alimento tipico che non è amato da tutti a causa della presenza dei canditi e dell’uvetta all’interno. E proprio per questo motivo in molti preferiscono il pandoro. Ma in commercio si possono trovare tantissime varianti del panettone: alcune pasticcerie artigianali hanno creato dei panettoni salati. Altri delle varianti dolci.
Ma alla fine la versione più amata e apprezzata è quella classica. Ma c’è un piccola pasticceria artigianale che ha sfornato un panettone sostenibile estremamente apprezzato da critici culinari. Un alimento privo di conservanti ma soprattutto senza plastica. E sebbene sembra impossibile Baghi’s è riusciuto nell’impresa.
Il panettone di Baghi’s ha conquistato il mondo
Baghi’s è una piccola pasticceria artigianale trevigiana che con il suo innovativo panettone ha conquistato il mondo, tanto da aggiudicarsi il prestigioso premio Great Taste Award di Londra con il suo dolce natalizio. Si tratta di un concorso internazionale, nato nel 1993, dove i prodotti vengono giudicati e assagiati “alla cieca“, da centinaia di esperti, degustatori e consumatori.
Ma come fa il panettone di Baghy’s ad essere innovativo e sostenibile? Merito della tecnica di cottura della vasocottura. Questa era estremamente in voga in Francia per la preparazione di piatti salati all’interno di contenitore di vetro riutilizzabile. Il prodotto all’interno, infatti, subisce il sottovuoto e, in questo modo, non necessita di nessun tipo di conservante mantendono allo stesso tempo il prodotto umido e fresco. In più i prodotti all’interno sono a km 0. O quasi: le uova provengono da appena 2 km. E proprio le uova sono uno dei segreti per un panettone di qualità. Le galline infatti sono allevate a terra e nutrite solo con alimenti vegetali.
Il dolce, poi, è realizzato con lievito madre vivo che richiede fino a 70 ore di lievitazione. In più non viene utilizzata la farina 00, ma solo quella di tipo 1 o integrale al 100% di grano italiano e macinata in pietra per far guadagnare ai prodotti in digeribilità. Gli aromi utilizzati provengono da eccellenze locali come il vino passito Colli di Conegliano Torchiato di Fregona DOCG alla grappa invecchiata 25 anni R75 della distilleria La Valdotaine fino alla birra artigianale La Nera del birrificio Labi Beer. Il panettone classico in vasocottura da 200 grammi costa 17 euro, mentre quello da 350 grammi 21 euro.