Bambole contro gli stereotipi, è questa la splendida iniziativa che ha avuto in poco tempo un eco fortissimo. Che sia un passo in avanti verso l’accettazione del proprio IO?
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Siamo attratti oggi come non mai da un’idea di perfezione fisica come se questo fosse il valore fondante della nostra esistenza. Per qualcuno questo lo è ed il fatto che giorno dopo giorno la mole di gente ossessionata dall’aspetto aumenti sempre più, è alquanto allarmante. Primo perché nessuno è perfetto e secondo perché questa ricerca smodata è stancante e sterile.
Cercare e perseguire questa perfezione – che poi in realtà è un mero abbaglio – significa ridurre il genere umano ad un tipo ben preciso, soppiantando tutto il resto. Perché se possiamo godere delle numerose differenze e sfaccettature della nostra esistenza? Questo è l’interrogativo che dovrebbe farci riflettere.
Bambole contro gli stereotipi: la nobile iniziativa
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Vista la crescente ricerca di qualcosa di irrealizzabile è il momento di aprire gli occhi ed apprezzare quello che ci circonda. E per fortuna fra le tante, trovano spazio progetti interessanti proveniente da animi puri. E’ quello che è avvenuto in USA dove una mamma da sempre attenta alle questioni sociali, ha messo al servizio della collettività la sua esperienza maturata sul campo.
La donna infatti si occupava di assistenza negli ospedali dei bambini disabili e con patologie ed ha notato come i piccoli pazienti non apprezzassero le bambole a loro donati perché diversi da loro. E’ questa l’idea che illuminò la designer Amy realizzando un progetto che prende il nome di “A doll like me” il cui scopo è quello di cucire delle bambole con le medesime peculiarità dei bambini.
In questo modo hanno un giocattolo perfetto e simile a loro, un’occasione per accettare la sua perfezione, perché diciamolo non esistono categorie di serie A e di serie B. Finora sono state realizzate ben 300 bambole, tutte diverse tra loro perché è questo che dobbiamo promuovere, siamo tutti perfetti anche nella nostra imperfezione.
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Ogni esemplare costa circa 100 dollari e qualora la famiglia non ha la disponibilità per l’acquisto, la stessa Amy sa come fare comunque per realizzare il sogno del bambino attraverso il crowdfunding. Fare in modo che i piccoli possano avere un giocattolo che li rappresenti con cui condividere bei momenti.
