Alcune varietà di camelia, in inverno, regalano bellissime fioriture. Ma è bene sapere quali cure sono necessarie
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In inverno sono poche le piante che fioriscono. Non a caso in questa stagione la maggior parte di queste vanno in riposo vegetativo. Ma no le camelie. Infatti due varietà di questo fiore sono perfette per la decorazione dei terrazzi e di casa. Una coltivazione ornamentale bellissime. Si tratta della Camellia x hiemalis e della Camellia x vernalis.
Questi sono infatti arbusti sempreverdi facili da coltivare ed estremamente amati per la chioma particolare. Questa è infatti composta da foglie di consistenza coriacea verde scuro e lucide che rimangono per tutta l’anno. Non si può non dimenticare, poi, che quando sono piantate in piena terra superano i tre metri di altezza.
Entrambe le varietà, Camellia x hiemalis e Camellia x vernalis, sbocciano da novembre a marzo e sono caratterizzate da fiori appariscenti. La corolla può essere semplice, doppia o addirittura semidoppia. La grandezza di questa, di media, si aggira tra i 4 e i 5 cm ed è caratterizzata da petali di colore rosa intenso. Non mancano le tonalità più tenui che arrivano al bianco, passando per il rosso. Al centro, poi, non passono inosservati i gialli stami. Durante la coltivazione di questo fiore è fondamentale sapere dove posizionarle.
Le camelie invernali sono piante rustiche e di conseguenza possono resistere senza problemi al freddo. Alcune, seppur per brevi periodi, arrivano a sopportare i – 12 °C. Ma per ottenre piante forti e dalla generosa fioritura è bene posizionare le camelia in una zona riparata dal vento, luminosa ed esposta, per almeno mezza giornata, al sole. Dunque preferite la cossiddett mezz’ombra.
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Altrettanto importante non sbagliare il concime. E proprio per questo è bene essere che le camelie sono specie acidofile e dunque chiedono dunque un terreno a reazione tendenzialmente acida (pH 5,5 – 6). Inoltre dovranno essere fertili e ricchi di sostanza organica. Di conseguenza è bene preferire un concime specifico per queste piante. Prima della fioritura, invece, è bene somministrare un prodotto naturale come il letame in pellet. Questo è ricco di fosforo e potassio e incitano la fioritura. Quando invece questa sarà terminata è bene interrompere la concimazione.
Per quanto riguarda l’irrigazione è bene, nel periodo invernale, ridurlo al minimo. L’acqua, non calcarea, deve essere data nelle ore centrali solo se le giornate sono particolarmente asciutte e il terreno estremamente secco. E’ bene fornire la pianta poi di un substrato ben drenante così da evitare i terribili ristagni idrici.
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E’ bene poi praticare la pacciamatura, intorno al colletto della pianta, così da garantire alla pianta una giusta umidità. Il più indicato è composto dal bark, ovvero pezzi di cortecce di conifere. Questa azione, oltre che per l’umidità è fondamentale per proteggere la base della pianta e tutto l’apparato radicale dal freddo. In più questi pezzetti di legno aiutano anche ad acidificare il terreno