Il disboscamento ha delle conseguenze importanti sull’ambiente: l’ultima una frana provocata dopo aver tagliato un bosco
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Fin dai primi giorni della prima elementare, le maestre spiegano ai bambini che cosa sia il disboscamento. Ma soprattutto le conseguenze di questa folle e terribile azione. L’esempio più conosciuto è quello – oramai arcinoto – della Foresta Amazzonica. Questa viene descritta come il polmone della terra visto che queste sono fondamentali per la produzione di ossigeno.
Senza dimenticare come queste sono un rifugio per moltissime specie animali. Ma a casa del disboscamento incontrollato questi perdono le loro case. Ma c’è dell’altro perché oltre ad essere importanti per la respirazione, i boschi e più in generale gli alberi sono fondamentali per trattenere il terreno soprattutto durante le alluvioni evitando le frane. Un concetto che oramai dovrebbe essere noto a tutti. Eppure non è così per tutti.
Disboscare un’area, piccola o grande che sia, non è facile. Servono permessi, controlli. In Brasile è anche materia durante le elezioni presidenziali. E proprio questo era uno dei punti cardine della campagna elettorale dell’ex presidente carioca Bolsonaro. Ma guardando in casa nostra, le cose non vanno meglio. E il disastro ambinentale è dietro l’angolo per la più classica “cronaca di un disastro annunciato“.
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Il disastro annunciato è avvenuto nel comune di Altavilla Irpina, in provincia di Avellino. Qui quattro persone hanno provveduto a tagliare illecitamente circa 7mila metri quadri causando un dissesto idrogeologico e un conseguente movimento franoso. E la frana è avvenuta poco ha interessato un’area di circa 5mila metri quadri che ha portato all’intervento della Stazione Carabinieri Forestali di Avellino. E le indagini condotti dall’Arma ha portato a riscontrare che l’origine è stata causata da una serie di lavori effettuati in fondi privati ubicati a monte.
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I proprietari dei fondi ricadenti nell’area franosa – 4 persone – sono stati denunciati per aver compiuto illegalmente la soppressione del bosco di 7mila metri quadrati tramite il taglio a raso delle piante per trasformare la zona in colture agricole. Ma non solo perché queste opere abusive hanno portato a modificare il deflusso delle acque superficiali peggiorando la situazione di dissesto. Durante la frana, poi, è crollato anche un manufatto non destinato a uso residenziale.