Le fonti alternative godono di interessanti incentivi, ora, non solo per i privati, ma anche cper le imprese
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Le fonti di energia rinnovabile solare ed eolica ma anche geotermica, idroelettrica e da biomassa, sono fortemente incentivate a livello statale perché inesauribili e non inquinanti per l’ambiente o dannose per la salute.
Per tutto il 2022 e anche oltre, attraverso la legge di bilancio, lo Stato riconosce a cittadini ed aziende diversi bonus, come cessione del credito, detrazioni e contributi a fondo perduto. I meccanismi di erogazione di questi incentivi dunque, sono diversi.
Le ultime novità per le aziende
Si tratta d’incentivi ministeriali coerenti con le finalità del PNRR, piano nazionale di ripresa e resilienza, per fini, appunto, di ripresa economica e di sviluppo verde del paese. Questi ammontano a circa 360 milioni di euro, e sono destinati a sostenere tali programmi.
Si tratta di agevolazioni per i grandi investimenti in ambito industriale, turistico e per la tutela dell’ambiente. Dal 28 novembre fino al prossimo 28 febbraio, le imprese avranno la possibilità di investire nei settori delle rinnovabili, attraverso lo strumento dei cosiddetti contratti di sviluppo.
Gli ambiti sono: l’industria eolica, con una dotazione finanziaria di 100 mln di euro, il settore batterie, con 500 mln di euro, e infine la tecnologia PV, PhotoVoltaics. Questa sostiene investimenti nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento con 400 mln di euro.
Questi accordi possono essere realizzati da una o più imprese, anche in forma congiunta. Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura, entro il 28 febbraio 2023.
Per i titolari di una partita IVA, ci sono possibilità di accedere ad altri incentivi e sgravi fiscali, per abbattere i costi dell’installazione del fotovoltaico, attraverso una serie di detrazioni. Prima di tutto possono beneficiare di un credito d’imposta del 6%, per una spesa massima di 2.000.000 euro.
Questo fino al 31 dicembre 2022, con possibile estensione al 30 giugno 2023, nel caso in cui sia stato effettuato un versamento in acconto pari al 20% entro la fine del 2022. Continua poi a rimanere invariato il reverse charge. Questo permette di non pagare immediatamente l’Iva, e dà tempi più lunghi ed accomodanti per fare il versamento allo Stato.
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Le PMI possono ottebere un finanziamento ripartito in sei quote, grazie al provvedimento battezzato Nuova Sabatini. Lo scopo è quello di migliorare l’accesso al credito. Una delle ultime agevolazioni è il cosiddetto Scambio sul Posto.
Si tratta di un vero e proprio immagazzinamento energetico. L’azienda, in questo caso, ha la possibilità di vendere al sistema nazionale l’energia che ha prodotto in eccesso e che, quindi, non ha utilizzato.
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Infine per quelle aziende che hanno intenzione di sostituire le coperture dei propri edifici in amianto o in eternit con dei pannelli fotovoltaici. La potenza minima richiesta è di 20 kW e quella massima è di 1 MW, e con questi si accede ai benefici del Decreto FER1.
Si tratta di un vero e proprio incentivo fiscale. Nel momento in cui vengono iscritte nell’apposito registro, le aziende hanno la possibilità di avere un guadagno importante condizionato dalla quantità di energia che immettono in rete, calcolata in base a dei criteri specifici.