OGM, sei certo di sapere tutto su di loro? Valutiamo i rischi

Sempre più spesso si parla di OGM, ma cosa sono esattamnte questi? E soprattutto sono sicuri come sicuri come dicono?

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Un pomodoro modificato (Foto di Arturs Budkevics da Pixabay)

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Sempre più spesso capita di imbattersi in prodotti contrassegnati con la sigla OGM. Tre lettere che rappresentano l’acronimo per Organismi Geneticamente Modificati. Questi possono essere moltissimi organismi sia micro-organismi, piante o animali il cui patrimonio genetico, tramite alcune tecniche di ingegneria genetica vengono modificati in maniera artificiale dall’uomo.

Di conseguenza, il DNA di questi organismi è frutto di un’operazione avvenuta in laboratorio tramite alcuni frammenti di codice esistente isolati e successivamente inseriti all’interno di un nuovo organismo con uno scopo. Ovvero fargli sviluppare delle caratteristiche utili all’uomo. In agricoltura, ad esempio, sono stati stati introdotti degli OGM affinché la pianta possa aumentare la resistenza a parassiti o alla siccità. Viene però spontaneo chiedersi se questi abbiano dei dubbi

OGM, tutto quello che bisogna sapere

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Peperoni (Foto di Emilian Danaila da Pixabay)

Come detto gli OGM riguardano prevalentemente l’agricoltura. Infatti i semi tratti aumetatano la produttività e anche i ritmi di produzione. Ma non solo perché i vantaggi che si possono ottenere sono vari. Ad esempio, aumenta la resistenza delle culture agli attacchi di insetti e parassiti. Anche la tolleranza di alcune piante all’utilizzo di erbicidi. Migliorano poi le tolleranze a caldo, freddo e siccità e allo stesso tempo la resa delle culture. Con gli OGM, poi, si possono migliorare alcune caratteristiche sgradite rendendo più appetibile il prodotto, ma anche livelli di nutrienti più elevati o aumentare la durata di conservazione degli alimenti.

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Non mancano però alcune preoccupazioni su questi organismi la cui genetica stata modificata e richiedo cautela. Soprattutto perché in contrasto con i principi dell’agroecologia. Infatti sono presenti alcuni interrogativi circa la salute umana visto che alcuni organismi OGM vengono utilizzati come mangimi per animali da carne e da latte. Non meno importanti gli interrogativi sull’impatto che questi possono avere sulla biodiversità e sugli ecosistemi. E non è finita perché poi c’è tutta la parte etica, con la violazione da parte dell’uomo, dei principi naturali, e il controllo dell’agricoltura geneticamente modificata in mano a poche multinazionali

Il prossimo passo degli OGM

Poco più di un anno fa, il 29 aprile 2021, su richiesta del Consiglio europeo la Commissione ha pubblicato uno studio sugli OGM i nuova generazione. Come si legge a questi viene attribuito “il potenziale di contribuire a un sistema alimentare più sostenibile nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia ‘dal produttore al consumatore farm to fork”. E in seguito è stato annunciato l’intenzione di iniziare un processo ampio e aperto di consultazione per discutere il progetto di un nuovo quadro giuridico di queste biotecnologie.

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Nuove tecniche che dovrebbero riguardare tre tipologie di ingegneria genetica: mutagenesi, cisgenesi e transgenesi. La prima prevede una modifica del genoma tramite agenti mutageni. Il secondo invece prevede l’inserimento di geni della stessa specie o affine così di riprodurre eventuali variazioni che potenzialmente potrebbero avvenire in natura. L’ultima prevede l’inserimento di geni estranei provenienti da specie diverse e sessualmente incompatibili.

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