Alcuni dei prodotti più inquinanti e pericolosi per l’ambiente sono sicuramente i pannolini monouso per neonati e bambini
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E’ ormai da molti anni che si parla dell’inquinamento dannoso prodotto dai pannolini monouso dei bambini. In realtà, non causano danni solo all’ambiente, ma, sembra, da alcuni studi fatti qualche tempo fa, che, le sostanze presenti sull’involucro a contatto con la pelle, sia dannoso a livello cutaneo.
Spesso è capitato che alcuni bambini sviluppassero delle dermatiti atopiche causate prorpio dai disinfettanti utilizzati per confezionare i pannolini. Certamente l’uso di quelli lavabili è più impegnativo, soprattutto oggi con i genitori che sono impegnati durante la giornata e, a volte, fino a tardi. Ma, visto il periodo storico che stiamo vivendo e l’importanza della tutela dell’ambiente, forse, le neo mamme potrebbero rivalutare le proprie scelte.
Non è sano per la delicatissima pelle di un neonato, ma nemmeno per il pianeta. Un pannolino impiega 500 anni per degradarsi completamente. Un bambino dagli 0 ai 3 anni ne consuma mediamente 4.500. Non solo, il materiale assorbente impiegato per confezionarli è polpa di legno e, sempre per i primi 3 anni di un bambino, è necessario abbattere 20 alberi di grandi dimensioni.
Anche se per smaltirli vengono bruciati nei termoutilizzatori, i gas che spargono nell’aria potrebbero risultare tossici. E’ bene, quindi, pensare alle scelte che si compiono, perchè ne va del nostro futuro, ma soprattutto di quello dei nostri figli e nipoti.
Utilizzare pannolini lavabili o aiutare il bambino ad abituarsi a non usarlo è, essenzialmente, un compito dei genitori. Oggi, visto che i bambini frequentano il nido ancora da molto piccoli, in questo percorso è bene coinvolgere anche le maestre che seguiranno il nostro bimbo da vicino.
Parte il progetto Asili nido plastic-free
In genere, quando un bimbo arriva ai 18 mesi, è già in grado di capire se deve fare i propri bisogni. Il pannolino potrebbe essere tolto, ma, a volte, per pura pigrizia, il bambino preferisce mantenere ancora questa abitudine. Negli asili nido è quasi una prassi che, con l’arrivo della bella stagione, si provi a lasciare il bambino senza pannolino per aiutarlo a diventare autonomo anche in questo.
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A volte ci vuole più tempo, altre è abbastanza veloce. E’ importante non avere fretta. I tempi di crescita non sono uguali per tutti. Permettere ai bambini di crescere secondo i propri ritmi è fondamentale per aiutarli ad adattarsi anche a nuove abitudini. Certamente l’ambiente in cui vivono molte ore della loro giornata è fondamentale, così come il rapporto che costruiscono con la propia maestra.
Essere circondati da arredi e giochi in materiale naturale, è dimostrato che aiuta la loro capacità sensoriale sia attraverso il tatto che l’olfatto. Un gioco di legno è caldo e morbido rispetto ad uno di plastica e, in più è profumato. Le realtà in cui la presenza della plastica è sempre minore, negli ultimi anni, sono in notevole aumento.
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L’ultimo passo da fare, e quello anche più impegnativo, è sostituire l’uso dei pannolini monouso con quelli lavabili. Grazie alla Cooperativa Koinè e ad un finanziamento della Fondazione Cariplo – Bando Plastic Challenge, è partita una sperimentazione che vede coinvolti gli asili nido per una drastica riduzione della plastica all’interno delle loro strutture.
Una tra le direttive che andranno seguite in questo progetto riguarda proprio la sostituzione dei pannolini monouso con quelli lavabili. E’ sicuramente un’iniziativa lodevole che è già stata messa in pratica in molti asili nido anche in Italia. E’ certo che l’impegno dovrà essere costante e non circoscritto all’attuale progetto, per fare in modo che in futuro non sia più solo un progetto, ma una prassi quotidiana consolidata.