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La pasta è felicità, gli studiosi hanno le prove: non c’è niente di meglio

Secondo recenti studi, la pasta è il piatto della felicità, non c’è niente di meglio che una buona pasta per migliorare l’umore e dare benessere.

Ragazza magia spaghetti (Canva)

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Ormai la scienza ci ha dato la conferma: mangiare un buon piatto di pasta rende felici. Dal punto di vista biochimico e nutritivo, la pasta soddisfa l’organismo e stimola il buonumore. È grazie alla presenza dell’aminoacido, il triptofano, che anticipa la serotonina nel corpo, ossia l’ormone che controlla l’umore a livello cerebrale.

Il benessere psicofisico, dunque, è strettamente connesso con l’assunzione della pasta. Lo studio è stato condotto dalla Behavior & Brain Lab, un team della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM. I ricercatori hanno messo in relazione le attività del cervello umano durante un pasto, in questo caso un piatto di pasta.

Le funzionalità del cervello in relazione al consumo di un piatto di pasta

Coppia romantica condivide piatto di pasta (Canva)

I ricercatori anno impiegato metodologie neuroscientifiche del brain tracking per affrontare questo studio, prendono come campione 40 persone, 20 donne e 20 uomini, di età compresa tra i 25 e i 55 anni, senza intolleranze alimentari e non allergici. Lo scopo dello studio era proprio quello di osservare le funzionalità cerebrali mentre si consuma pasta.

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Il team di ricercatori ha messo in relazione le attività cerebrali di una persona con le sue attività preferite, come ad esempio l’ascolto della musica preferita, un gioco divertente o l’esercizio fisico preferito, come una partita di calcetto o di tennis. Ciò he è venuto fuori è che il consumo di pasta supera persino, a livello di soddisfazione personale, ogni altra attività.

Piatto di pasta (Canva)

La pasta, dunque, equivale a svolgere una delle attività preferite, può essere paragonata all’ascolto della canzone preferita, anzi, è un’attività che regala maggiore soddisfazione. Gli studiosi hanno notato, infatti, che i popoli che consumano più pasta sono anche quelli più calorosi. Coincidenza?

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Consumare pasta regala grandi emozioni, altera positivamente uno stato emotivo-cognitivo e migliora l’umore. Mangiare pasta attiva determinati processi cognitivi e rende felici. Ma non solo, poiché la pasta stimola anche la memoria, facendo emergere dal nulla ricordi e momenti felici del proprio passato. Insomma, un bel piatto di pasta ci rende felici, un motivo in più per non rinunciarvi, ma senza esagerare!

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.