Sembra facile, ma potare con la motosega non lo è. Per questo motivo è fondamentale seguire attentamente alcune istruzioni
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La potatura è un’operazione fondamentale per curare la crescita delle piante. Senza dimenticare l’aspetto estetico che, in alcuni casi, è importantissimo. Alcuni utilizzano le cesoie, altri invece preferiscono la motosega. Questa, rispetto alla prima, permette di effettuare tagli molto velocemente, facendo risparmiare molto tempo.
Ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti, se questo attrezzo venisse utilizzato troppo velocemente potrebbe causare alcuni danni rovinando la pianta. Per questo motivo è bene sapere quando davvero la motosega può essere usata e quando, invece, è meglio preferire l’utilizzzo del troncarami o della cesoia. Scelte – è bene specificare – da compiere non solo per la propria sicurezza ma anche per quella della pianta.
Motosega, usala solo in questi casi
Per utilizzare la motosega in piena sicurezza è bene ricordarsi sempre un concetto base: questo strumento deve essere impiegato solo per il taglio di rami grandi. Ovvero al di sopra dei 4 cm di diametro. Utilizzandola per questi permette di effettuare tagli rapidi senza troppa fatica. E’ bene poi ricordare che la potatura, di solito, si compie a fine febbraio, quando la pianta è in riposo vegetativo. Non si taglia mai – soprattutto le piante da frutto – durante la stagione verde. Inoltre è bene controllare il meteo così da sottoporre i tagli a pioggia e umidità.
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Altro dettaglio da tenere bene a mente è la scelta della motosega da potatura. Questa deve essere leggera, maneggevole e performante. La barra per questa operazione basta che sia di 20-30 cm, ma è fondamentale che abbia l’impugnatura comoda ma soprattutto che abbia il blocco della lama. E per questo motivo potrebbe essere scelta una motosega a batteria che, rispetto a quella con il motore a scoppio, non emette vibrazioni, rumori e soprattutto ha un peso inferiore.
La motosega, invece, non deve essere utilizzata per i rami piccoli e medi. Per i primi – caratterizzati da un diametro tra i 2 e 3 cm) bisogna utilizzare forbici da pota o forbici a batteria. Se invece i rami dovessero essere alti è preferibile usare uno svettatoio. Per i secondi, che hanno un diametro che arriva a un massimo di 5 cm si deve usare il troncarami. In alternativa, e con molta attenzione, anche la motosega può essere impiegata.
Come tagliare un ramo con la motosega
Una volta viste le caratteristiche in cui si può potare con la motosega, è altrettanto importante conoscere come utilizzarla. E’ importante tagliare nel punto giusto , ovvero al colletto di corteccia favorendo così il rimarginamento della ferita. Non bisogna sottovalutare il rischio di creare una spaccattura del ramo. Per questo è bene fare un primo taglio di allergimento: ovvero fare un taglio più esterno così da far cadere il grosso del peso e successivamente effettuare il taglio vero e proprio.
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E’ anche importante, poi, tagliare in due passaggi: prima da sotto, senza arrivare a metà del ramo, per poi completare il taglio. Alle volte, capita che il taglio non sia perfetto, per questo dovrà essere ripassato facendo attenzione a non tagliare troppo rasente alla branca. Infine disinfettate la ferita con la cannella così da evitare possibili infezioni.