Ricerca ed agricoltura devono trovare le corrette strategie per affrontare il futuro sostenibile: andiamo a vedere di cosa si tratta
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I cambiamenti climatici e la congiuntura geopolitica, che hanno di fatto peggiorato una situazione già precaria, si aggiungono ad altre problematiche di tipo strutturale. Gli esiti negativi si sono riscontrati in tutti i settori, con le difficoltà di reperimento delle materie prime e la necessità di razionalizzare le risorse, in primis quelle idriche e quelle energetiche.
Tutto questo impone un cambio di strategia, anche a fronte della transizione ecologica in atto a livello globale. E solo la ricerca e l’innovazione possono garantire di arrivare ad avere gli strumenti più avanzati. Progetti e studi, che analizzano il settore dell’agricoltura attuale, si indirizzano verso nuove modalità di economia circolare per trovare nuove metodologie di coltivazione sostenibili.
Agricoltura e nutrizione: i nuovi modelli del futuro sostenibile
I concetti nuovi che si basano su un equo accesso alle risorse, contro lo spreco alimentare e lo sviluppo di un modello di consumo green, nell’ambito della tutela ambientale, la protezione degli ecosistemi e del territorio. Il nostro paese ha un comparto agroalimentare molto forte e apprezzato anche all’estero, sia per qualità che per sicurezza garantita dei suoi prodotti, ma è necessario sviluppare questo potenziale, rendendolo pronto per il prossimo futuro.
Università e imprese collaborano proprio per arrivare ad un’agricoltura più sostenibile. Una di queste aziende agricole è la TIMAC AGRO e si occupa di nutrizione vegetale e lavora ad un nuovo concetto di fertilizzazione. La sfida è rendere la pratica più efficace, consapevole con un occhio all’ottimizzazione dell’impiego delle materie prime esauribili.
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I progetti in campo
Un primo progetto di ricerca in collaborazione con l’Università Campus Biomedico di Roma affronta la tematica della digital precision farming. Lo sviluppo dunque di tecnologie digitali nel comparto agricolo di precisione con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a supporto, attraverso piattaforme satellitari e sensori prossimali per la raccolta dati.
Obbiettivo creare modelli in grado di prevenire ed anticipare lo stato delle colture, attivando la corretta analisi della variabilità spazio temporale propria di ogni campo agricolo. Semplificando e supportando tutte le decisioni in merito e coadiuvando l’efficienza dei sitemi colturali in atto.
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Un secondo interessante progetto la TIMAC AGRO lo ha attivato con l’Università di Bari, in particolare con il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti. La collaborazione si focalizza sulle strategie alternative e sostenibili in funzione della protezione delle colture. La ricerca parte dall’induzione alla resistenza, concentrandosi sull’innata peculiarità delle piante di mettere in atto comportamenti difensivi in situazioni di stress.
Sviluppo e sostenibilità a sostegno delle performance dei sistemi agricoli. In pratica usare la tecnologia a nostra disposizione per organizzare una perfetta ed efficace gestione delle risorse per implementare la riconfigurazione del settore agricolo. La direzione impostata è quella del futuro prossimo, che è dietro l’angolo.