L’sos del WWF mette tutti quanti in allarme: la scomparsa progressiva dei terreni agricoli in Italia sembra inarrestabile.
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Il WWF lancia l’allarme sulla scomparsa progressiva dei terreni agricoli sul territorio italiano, e la Coldiretti rincara la dose: il 30% dei terreni agricoli è andato perduto per sempre, in nome della cementificazione , con 400 milioni di prodotti alimentari scomparsi. La tragedia di Casamicciola, nell’isola di Ischia, ha riportato a galla un delicatissimo argomento.
La sottrazione illecita di territorio non solo determina tragedie simili, rendendo il nostro paesaggio più fragile e più esposto agli agenti climatici, ma ci fa perdere coltivazioni e prodotti alimentari decisamente preziosi. Eppure, nonostante tutti gli appelli, la cementificazione non si arresta, e il nostro paese è uno di quelli dove si cementifica di più in Europa.
Cementificazione inarrestabile: sottrazione di terreno agricolo espone a rischi
La cementificazione illegale e anche quella legale sono un grosso problema in Italia. Ciò rende più fragile il nostro territorio e determina la scomparsa di habitat, stravolgimenti paesaggistici e perdita di colture. La sottrazione di terreno sembra inarrestabile, è sfrenata, e impatta sulla biodiversità, sulla qualità dell’aria, sulla sicurezza idrica. Ispra, nel suo rapporto relativo al 2022, condanna questa corsa al mattone.
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Ogni giorno, in Italia si perdono circa 19 ettari di terreno, c’è stato un incremento significativo rispetto anche solo a dieci anni fa. Il cemento ricopre 21.5oo km2 di suolo, praticamente un territorio grande quanto la Liguria. A rimetterci è ovviamente l’agricoltura, con un terzo del terreno agricolo scomparso. La superficie coltivabile si assottiglia sempre di più.
Il danno ambientale causato dalla sottrazione di terreno agricolo
Un danno serio per tutto il settore, e un danno per tutti quanti noi, che in questo modo abbiamo meno cibo a disposizione. Senza contare il danno ambientale, con vegetazione distrutta e habitat tolto a tanti animali. Come afferma Coldiretti, mancano circa 400 milioni di prodotti agricoli destinati all’alimentazione, sia per gli uomini che per gli animali allevati.
Sottraendo terreno, si diminuisce il potere agricolo, fondamentale soprattutto di questi tempi, e lo abbiamo capito da quando la guerra in Ucraina ha bloccato le esportazioni di cereali. Cementificazione e cambiamenti climatici sono l’accoppiata perfetta per garantire eventi drammatici, come quello di Ischia. Bombe d’acqua, alluvioni, frane, inondazioni e violente grandinate ormai sono all’ordine del giorno.
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Il rischio idrogeologico è in aumento, perciò il WWF avverte di non costruire più, semmai di riqualificare luoghi abbandonati. Il cemento, inoltre, rende impermeabile il terreno, e così quando piove si allaga tutto. Ma non solo, poiché il cemento aumento il calore percepito. Se la Campania detiene il record negativo di cementificazione illecita, Roma Capitale detiene quello di cementificazione legale. Vanno male anche Venezia, Milano, Perugia, l’Aquila e Napoli.