Se trovi questo frutto non mangiarlo: potresti stare malissimo

Una pianta che rallegra i nostri giardini e i parchi cittadini e che produce un frutto molto particolare che profuma di limone

frutto non mangiarlo stare malissimo
Maclura pomifera (Fonte foto: Pinterest)

PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

La Maclura Pomifera è una pianta che appartiene alla Famiglia delle Moracee. E’ molto diffusa in America e, in Texas, è conosciuta come gelso, o come arancio degli Osagi, o ancora melo dei cavalli, moro degli Osagi e legno d’arco. E’ originaria del Nord America e il suo nome prende origine dalla tribù dei nativi che risiedevano nella sua zona di crescita.

Arrivò in Europa all’incirca intorno ai primi anni dell’Ottocento, e così anche in Italia, dove si diffuse prevalentemente in Toscana e nel Lazio. A Roma, ancora oggi, cresce nel Parco Volusia. Nei luoghi di origine può superare anche i 18 metri di altezza. Ha una chioma folta ed irregolare con diversi rami spinosi. Questi verso la base sono legnosi e duri, e diventano erbacei e sottili agli apici.

Le radici sono carnose e ricche di morina. Il tronco nell’albero adulto è ricoperto da una corteccia che va dal bruno all’aranciato ed è particolarmente ricca di tannini. Le foglie ricordano molto quelle dell’albero dell’arancia, per il suo colore verde scuro e la forma con l’apice appuntito. Assumono una colorazione giallo-oro quando sono sul punto di cadere.

Il frutto che ricorda un’arancia, ma che non è commestibile

questo frutto non mangiarlo stare malissimo
Il frutto della Maclura Pomifera (Foto di ekrem-Pixabay)

I suoi fiori sono poco appariscenti e sono sia maschili che femminili. Il frutto, invece, è molto caratteristico e, in realtà, è formato da un insieme di piccoli frutti che derivano da un diverso ovario. La loro forma è rotondeggiante e possono arrivare ad avere un diametro di circa 15 centimetri.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Passiflora edulis, la pianta da coltivare se ami questo frutto

La scorza esterna è spessa e rugosa, legnosa e di colore giallo-verde e che un delicato profumo che ricorda quello del limone. Il succo che se ne ricava è lattigginoso e irritante. Compaiono dopo la fioritura, tra Settembre e Ottobre. Pur richiamando molto nell’aspetto quello di un’arancia, questo frutto per noi esseri umani non è commestibile.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: L’alchechengi, un frutto facile da coltivare ma dal nome insolito

Non è velenoso, ma potrebbe causare vomito se ingerito. Ogni frutto contiene all’incirca 500 semi. Sono piccoli e duri. Il loro colore è giallo-brunastro con una forma allungata. Sono dotati di una buona capacità di germinazione e sono commestibili. Sono, infatti, un’ottima fonte di cibo per gli scoiattoli che popolano i parchi pubblici e i giardini.

Gestione cookie