Il nostro amico a quattro zampe ci regala momenti bellissimi ed è importante accompagnarlo anche nei suoi ultimi istanti di vita
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I nostri amici pelosetti ci rendono la vita migliore e ce la riempiono di calore e amore. Non possiamo non ricambiarli allo stesso modo, anche nel momento ultimo della loro esistenza. Per molti di noi parlare di morte non è facile e, spesso, è un argomento tabù su cui non soffermarsi troppo.
Eppure è una delle poche certezze della vita. Nasciamo e, passo dopo passo, ognuno di noi si avvicina inesorabilmente al momento dell’ultimo respiro. Per gli esseri umani ogni forma di eutanasia, per il momento, in Italia è vietata dalla legge. Per i nostri amici a quattro zampe il discorso è diverso.
La legge permette, infatti, di porre fine alla vita di un animale soltanto nei casi in cui serva per evitare inutili sofferenze causate da una patologia o da uno stato di salute ormai irreversibile. Inoltre, l’eutanasia deve essere applicata senza recare il minimo dolore al nostro amico.
Se il nostro pelosetto è arrivato ad un punto di non ritorno, è importante rivolgersi al proprio veterinario di fiducia e cercare di affrontare questo momento nel modo più sereno possibile. E’ importante prepararsi al distacco inevitabile seguendo un percorso del tutto personale per poter aiutare il nostro animale a lasciarci e aiutare noi a lasciarlo andare.
Gli ultimi istanti di vita del nostro amico pelosetto
Stefano Cattinelli è un medico veterinario, diplomato in Omeopatia veterinaria unicista ed esperto in Antroposofia. Propone un percorso molto particolare e con un approccio empatico che è di aiuto proprio sia all’animale che alla persona che gli sta accanto.
Il percorso che propone alle persone affronta tre temi fondamentali: imparare a lasciare andare, il cambio di ruolo e il riuscire ad entrare nel cambiamento e nella fluidità della vita. Si tratta di affrontare alcuni passaggi interiori che preparano le persone ad essere più consapevoli nel momento del passaggio.
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E’ una decisione, spesso, difficile da prendere, ma, in alcuni casi, inevitabile. Ci sono molti modi per rendere questa esperienza meno dolorosa, almeno dal punto di vista fisico. Il nostro animale viene sedato attraverso la somministrazione di un tranquillante. E’ portato in un profondo stato di rilassatezza e non sarà più cosciente nel momento in cui l’ultimo farmaco iniettato farà effetto e sopraggiungerà, così, la morte.
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E’ di fondamentale importanza che l’animale non sia lasciato solo. Il proprietario deve raccogliere tutte le sue forze per non abbandonarlo in questo ultimo istante di vita. La nostra presenza lo rassicurerà. Se ci riusciamo, sarebbe meglio rasserenarlo parlandogli dolcemente magari mentre lo avvolgiamo ancora una volta nella sua copertina.