Oggi, credo, non sapremmo più vivere senza l’energia elettrica, ma ci siamo mai chiesti come e da dove nasce?
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Tutti quanti usiamo quotidianamente l’elettricità. Semplicemente, infiliamo una spina nella presa e tutte le nostre apparechiature, magicamente, cominciano a funzionare. Quanti di noi sanno come si crea quell’energia invisibile ma così potente?
Forse ne abbiamo avuto qualche rudimento a scuola ma potrebbe valere la pena conoscere come avviene la trasformazione e capire come cambiare tali processi per un futuro sostenibile. Le centrali termoelettriche, per esempio, sono state le prime ad essere utilizzate a tale scopo.
Per funzionare, però, utilizzano un combustibile, un derivato del petrolio, del carbone o del gas, quindi, oggi, sono ritenute inquinanti. Infatti, negli ultimi tempi bruciano prodotti di scarto da biomassa, biogas o rifiuti. Viene bruciato in modo da sviluppare calore che si trasmette ad una caldaia nella quale circola acqua ad alta pressione.
Si genera così del vapore che si espande in una grossa turbina collegata ad un alternatore. La prima è una struttura che sfrutta l’energia cinetica per provocare la rotazione di un albero. Il secondo è una macchina che sfruttando ul movimento, crea energia elettrica. Queste hanno un forte impatto ambientale per via delle emissioni inquinanti nell’aria, e variano a seconda del matreriale bruciato. Utilizzano quindi fonti non rinnovabili.
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Le centrali idroelettriche, hanno lo stesso funzionamento ma si basano sull’utilizzo dell’energia cinetica dell’acqua. L’impatto ambientale è minore rispetto alle precedenti. In questo caso viene utilizzataa la forza dell’acqua generata da grandi cascate. Spesso però richiedono la costruzione di bacini artificiali con enormi dighe.
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Le fonti alternative sono le eoliche, che sfruttano la velocità del vento. Questo fa girare un’elica montata su un sostegno, al quale è collegato il generatore . Le geotermiche, che utilizzano il calore naturale dei vapori contenuti nel sottosuolo. Le solari, che catturano i raggi del sole attraverso strutture che servono a scaldare l’acqua della caldaia.
Quelle di ultima generazione, sono costituite da pannelli di tipo fotovoltaico che trasformano direttamente la radiazione in energia elettrica all’interno della cella. In futuro questa energia pulita potrà essere utilizzata sempre di più per sostituire ciò che ora richiede l’uso di carburanti inquinanti.