In buona sostanza riscaldare il proprio appartamento, in questo dicembre del 2022, è impresa ardua se si vuole riuscire a mantenere inalterato lo stato delle proprie finanze. Il più roseo degli scenari prevede che entro pochi anni si riesca ad ultimare il passaggio alle cosiddette “energie alternative“, passaggio essenziale per la conversione alla sostenibilità.
Il problema immediatamente sorto con lo stop ai rifornimenti di gas è stata l’improvvisa crescita della domanda di mercato su stufe a pellet e legna in generale. Questo fenomeno è decisamente in controtendenza con le millantate visioni ambientaliste delle politiche europee: più legna da ardere equivale a più alberi da abbattere.
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Oltre alla crescita della domanda di stufe a pellet e legna è cresciuto contemporaneamente il prezzo di queste materie di prima necessità per l’inverno, e quello di carburante, gas e metano. Al di là delle plausibili o meno dietrologie e supposte manovre di mercato messe in atto una cosa è certa: questo inverno sarà freddo anche per i nostri portafogli.
Come ha reagito il governo italiano alla situazione? Sono numerose le famiglie italiane che non riescono a sostenere il peso delle bollette di fine mese poiché una cosa è certa, simili prezzi non si erano mai visti prima su gas e luce. Esitono dei bonus e degli incentivi ad hoc per fra fronte alla situazione gravosa.
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Oltre al bonus energia prospettato dall’Unione Europea e tradottosi in Italia nei famosi 150 euro da detrarre alla bolletta esistono delle agevolazioni fiscali per chi voglia acquistare elettrodomestici di ultima generazione, quindi più rispettosi dell’ambiente. Oggi parliamo, alle soglie dell’inverno, del bonus previsto per l’installazione di stufe a legna e caldaie a pellet.
Le agevolazioni fiscali in oggetto prevedono una riduzione fino al 65% sul totale della spesa da sostenere per la sostituzione del proprio impianto con un nuovo apparecchio. Al bonus appena menzionato si sommano dei bandi per cui è possibile inoltrare domanda per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e tutte le restanti d’Italia.
Per alcuni regioni, in ottemperanza ai bandi specifici, è possibile arrivare a coprire il totale della spesa necessaria fino al 100% grazie al sostegno extra. Le spese devono essere indirizzate alla realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento. C’è poi da considerare il Bonus casa, indirizzato rispettivamente ad abitazioni private e condomini.
Il suddetto prevede una detrazione del 50% dalle spese ne lcaso dell’installazione di un generatore di calore a biomassa, sistema eco-friendly vantaggioso per l’ambiente. In ultimo figura il bonus dedicato alle aziende, si tratta di un certificato bianco finalizzato a sostituire o installare ex-novo impianti di energia termica da fonti rinnovabili, come ad esempio impianti fotovoltaici.