Avete mai pensato di far ricrescere un ortaggio tramite i suoi scarti? Sappiate che si tratta di una pratica inglese che può rivelarsi davvero molto utile per evitare gli sprechi.
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Una pratica del tutto sconosciuta ai più è sicuramente quella che, in inglese, viene chiamata regrow. Il termine sta ad indicare la capacità di dare una nuova vita agli scarti alimentari. Una pratica molto carina che consente, con pochi passaggi, di cimentarsi nella coltivazione di alcuni ortaggi.
Una modalità di coltivazione che può essere messa in pratica anche con i porri. Quando in cucina si utilizzanno i porri, i loro fondi solitamente vengono tagliati. Ma sappiante che dagli scarti dell’ortaggio, potrete creare un nuovo porro. Andiamo a scoprire nel dettaglio in cosa consiste questa pratica.
Il procedimento è molto semplice. Non dovete far altro che prendere un bicchiere e inserire al suo interno un poco di terriccio oppure un poco di acqua e mettere il fondo dei porri all’interno.Vedrete che, dopo qualche settimana, cambiando l’acqua ogni paio di giorni, potrete vedere nascere un nuovo porro.
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Ovviamente ci sono delle cose da tenere a mente. La prima è sicuramente che il bicchiere deve essere posto in un luogo della casa molto illuminato. Soltanto le radici devono stare a contatto con l’acqua oppure con la terra (il fondo deve essere arieggiato). Attenzione a questo passaggio che potrebbe pregiudicare l’intera pratica.
Tuttavia tenere sospesi i porri non è una cosa semplice. Magari potete aiutarvi con uno stuzzicadenti per tenere sospeso il porro vicino ai bordi del bicchiere. Dopo aver effettuato nei migliori dei modi queste “procedure”, non dovrete fare altro che aspettare che le foglie crescano.
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Se volete che il vostro porro cresca ulteriormente, non dovete fare altro che posizionare il vostro porro all’interno di vaso con della terra, creando una vera e propria piantina. Un metodo molto efficace per dire addio agli sprechi alimentari. Non solo il porro, infatti, si presta a questa tecnica (si possono utilizzare anche i cipollotti, le cipolle, il cavolo, la lattuga e molti altri ancora).