Nell’universo sono molteplici gli avvenimenti che hanno luogo. Gli scienziati ne hanno registrato uno piuttosto significativo. Parliamone.
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E’ accaduto un fatto. Un corpo celeste ha attraversato lo spazio attraversando il sistema solare. Di eventi simili, non è un caso, se ne verificano tantissimi ogni giorno, ogni minuto e secondo che passa l’universo è attraversato da corpi celesti di varia natura.
Una cometa di ghiaccio, un massiccio, un meteorite? Di che si tratta questa volta? E soprattutto, perché il fenomeno ha destato l’interesse della comunità scientifica?
Il passaggio del corpo celeste parrebbe aver lasciato dei pezzi di sè nell’arco celeste della propria traiettoria: è un pericolo per il nostro pianeta? Scopriamo assieme.
Sistema solare: un’esplosione ridesta l’attenzione degli scienziati.
Oggetto dell’articolo è un corpo celeste molto particolare. Parliamo di una cometa vulcanica ghiacciata che pare aver fatto notare in modo particolare la propria presenza. Durante il proprio passaggio, attraversando quindi il sistema solare, la cometa ha scombussolato tutti i copri celesti attorno a sè emettendo gas, detriti e ghiaccio.
Il fenomeno scientifico prende il nome di “outburst” dal significato di “sfogo” stante ad indicare il comportamento peculiare del corpo celeste che pare quasi imbizzarrito. Il corpo celeste è stato immediatamente battezzato 29P/Scwassmann-Wachmann e si tratta per gli scienziati di una cometa periodica.
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Cos’è una cometa periodica? La cometa periodica è un corpo celeste avente un periodo orbitale molto breve, inferiore a 200 anni, che attraversando i cieli si muove secondo un preciso schema. La cometa periodica impiega 14,9 anni per orbitare attorno al sole sino a saturarsi ed infine esplodere.
L’evento registrato è precisamente quello dell’esplosione della cometa di ghiaccio che si verifica con cadenza annuale o due volte l’anno. L’esplosione dura circa due settimane, talvolta una. Durante l’evento la cometa brilla di luce propria e diffonde energia poiché diventa vulcanicamente attiva.
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I ricercatori della NASA riportano lo sgomento per l’esplosione registrata poiché una simile e travolgente potenza non si era registrata prima d’ora. L’entità dell’esplosione è risultata degna di nota. E’ dal 22 novembre che la cometa esplode e continua ad emettere gas freddi e ghiaccio dal proprio nucleo surriscaldato.
Il fenomeno esplosivo registrato prende il nome di “criovulcanismo” e data la durata dell’evento gli scienziati credono che la cometa 29P/Schwassmann-Wachmann lascerà dietro di sè tonnellate di detriti e gas freddi. Il “criomagma” espulso dalla cometa è composto per lo più da monossido di carbonio e azoto gassoso che si sta spargento per oltre 60.000 km lungo il sistema solare ad una velocità di 1.295 km/h.