I costi di produzione risulterebbero notevolemente ridotti e il prodotto innovativo sarebbe estremamente competitivo sul mercato degli apparecchi a turbina eolica.
Il progetto è supportato da un’azienda francese che ha portato avanti l’impresa della realizzazione su scala reale di un prototipo di turbina eolica. Vediamo nel dettaglio se l’esperimento è andato a buon fine.
Turbina eolica galleggiante: un buco nell’acqua o l’invenzione del secolo?
La società francese pioniera del progresso è la Eolink. Cosa ha fatto? L’esperimento della società è stato quello di realizzare, trasponendo in scala reale il progetto, una turbina eolica galleggiante a forma piramidale. Il nuovo futuristico apparecchio promette di ridurre l’impiego di materiali del 30% andando ad alleggerire il peso stesso della turbina.
L’equazione si risolve in una riduzione dei costi di produzione dell’energia e quindi in un risparmio ingente. Gli impianti offshore concretizzati in turbine eoliche galeggianti potrebbero cambiare gli assetti del tradizionale mercato sull’eolico diventando estremamente competitivi. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche del modello realizzato da Eolink.
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La turbina eolica pesa 1.100 tonnellate ed raggiunge una potenza di 5MW. Il diametro del rotore si attesta sui 143 m. La costruzione è in fase di avvio: partirà questo stesso dicembre con chiusura dei lavori prevista per la prossima primavera. Il test sul funzionamento della turbina prevedrà il suo rilascio in mare.
La convinzione alla base della filosofia del prototipo, ci dice Eolink, è quella che rintraccia nel mare una delle primarie fonti enertiche del nostro pianeta per via del sodalizio vincente di acqua e vento. Un approccio di questo tipo cambierebbe anche le percentuali di sfruttamento delle risorse stesse.
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La turbina prevede una base piramidale dalla quale si ergono due triangoli deputati al compito di sorreggere la pala eolica. La struttura risulta di er sè più snella e leggera dei classici pali. Il supporto è molto simile a quello che troviamo in funzione alla base delle ruote panoramiche. Il peso del rotore risulta così distribuito in maniera più uniforme su entrambe le estremità dei triangoli anziché in un unico punto.
Un altro aspetto tanto innovativo quanto vantaggioso è rappresentato dal fatto che i due triangoli consentono un maggiore spazio di intersezione fra vento e pale eoliche. Da ciò deriverebbe la garanzia di una maggiore produzione energetica. La struttura andrà ancorata saldamente sul fondo del mare.