Spesa emotiva, di cosa si tratta? In questo supermercato puoi farlo

Un supermercato dove scegliere i prodotti seguendo il nostro umore del momento, a Firenze è stato possibile farlo grazie ai Timidessen

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Fin dagli anni 2000 sui social si vedono girare memo che hanno come protagonisti alcuni dei prodotti commerciali più conosciuti. La novità che ha reso famoso questo gruppo di ragazzi o un artista anonimo, è la sua capacità di fare ironia storpiandone i nomi.

Il collettivo o l’artista, è conosciuto con il nome di Timidessen. Il suo stile è molto personale e immediatamente riconoscibile. Le figure sono piuttosto imprecise e caratteristiche. Soprattutto i nomi storpiati e gli slogan che seguono come specifica del prodotto, rendono queste ricostruzioni uniche e divertenti.

Nei giorni scorsi, al The Social Hub, il nome scelto dalla catena olandese dei nuovi hotel per studenti The Student Hotel è stato allestito il market temporaneo delle opere di Timidessen.

Il gruppo racconta che:

“Immaginiamo di fare la spesa in un supermercato in cui gli scaffali sono ricolmi di desideri, frustrazioni ed emozioni. In questo spazio, il lavoro degli esperti di marketing sarebbe solo concentrato sul facilitare al meglio un possibile incontro con noi stessi e ciò che sentiamo”

La spesa emotiva che ci aiuta a trovare la felicità

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E aggiunge che in questo luogo surreale:

“potremmo riempire il carrello con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, avvicinarci alle casse, con il/la commesso/a che dopo l’acquisto, ci dice dolcemente: Grazie, torna presto a trovarti”

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L’intento di questo lavoro è stato quello di trasformare un’azione, cioè fare la spesa che, per ognuno di noi, è quasi quotidiana, in un qualcosa di utile ad esorcizzare ciò che più ci fa paura. Da qui la bottiglia di acqua Sant’Ansia, il detersivo per i piatti Svengo o per la lavastoviglie Finishila o i biscotti sono agli Sgoccioli, sono alcuni dei prodotti che si trovavano esposti in questo particolarissimo supermercato.

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Qui, ogni persona che si è presentata, ha potuto creare una lista del tutto personalizzata. Ai visitatori è stato chiesto di scrivere almeno 3 dei bisogni che hanno avvertito in quel particolare momento della loro vita. E sui pannelli del temporary market era anche scritto:

“Chiediti onestemente cosa vorresti per te e cosa desideri”.

Ogni cliente, alla fine della spesa, una volta alla cassa, ha consegnato la propria lista. In cambio ha ricevuto uno scontrino che rispecchiava lo stato d’animo del momento. Un modo molto creativo per aiutare le persone a guardarsi dentro e a capire che cosa ci impedisce di essere davvero felici.

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