Cibi tossici importati, la lista nera dei più pericolosi in assoluto

Nessuno l’avrebbe mai pensato ma ci sono alcuni cibi, importati da tutto il mondo, che sono tossici. Questi sono i più pericolosi.

lista nera prodotti da mangiare
Corsia supermercato – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Quando si fa la spesa, la maggior parte delle volte si tende ad acquistare i soliti prodotti da trasformare poi in ottimi piatti. Ma capita poi alle volte che si decide di voler provare qualcosa di diverso. Capita magari di voler comprare alimenti diversi.

Ma bisogna fare molta attenzione quando si decide di sperimentare un prodotto diverso o di provenienza straniera. Infatti – proprio per questo motivo – la Coldiretti ha pubblicato un elenco, una vera e propria lista nera, dei 10 cibi più pericolosi, indicando poi la provenienza e le sostanze che contengono.

La lista nera e il caso Cina

alimenti pericolisi dalla cina
Formaggi – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La lista nera dei cibi tossici più pericolosi si basa sulle tante notifiche arrivate nel corso degli ultimi anni negli uffici dell’Unione europea. Si tratta di alimenti provenienti da tutto il mondo e sono i semi di sesamo provenienti dall’India, la carne di pollo dalla Polonia, frutta, verdura e fichi secchi dalla Turchia, pepe nero dal Brasile, ostriche dalla Francia, arachidi dagli Stati Uniti e dall’Argentina e pistacchi da Iran e Stati Uniti.

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Come si evince nella lista non c’è nessun prodotto che arriva dalla Cina. Questo non vuol dire che gli alimenti provienti da questa Nazione siano tutti sani. Anzi, tutt’altro. Infatti qui c’è un grande problema inerente il contesto produttivo locale dove vengono usati senza scrupoli pesticidi tossici ed eccessivi antibiotici al bestiame.

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I prodotti spediti dalla Cina devo mandare ad Amburgo la distinta per pesce, carne, miele e prodotti caseari. Qui l’ufficio delle importazioni dovrà stabilire se questi alimenti possono entrare in Europa senza nessuna ulteriore controlli. I container vengon aperti e ispezionati solo in caso di dubbio. Una mancanza, ancora più palese per i prodotti di origine vegetale, dovuta all’Unione Europea. E proprio per questo motivo molti gruppi industriali hanno deciso di non rifornirsi più in Cina. Anzi hanno dato vita alla Global food safety initiative. Lo scopo è quello di sviluppare un sistema per il controllo della qualità dei prodotti. Un’inziativa che ha emesso una black list dei prodotti cinesi e comprende ravioli, gamberetti, fragole, ma anche broccoli e mozzarella.

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