Negli anni ’80 lo scienziato James Hansen parlò di effetto serra, era la prima volta che il mondo sentiva parlare di cambiamenti climatici.
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Era il 1988 quando lo scienziato James Hansen, rivolto alla Commissione Energetica del Senato degli Stati Uniti, parlava per la prima volta di cambiamenti climatici causati dall’effetto serra. Queste parole, all’epoca, suonavano strane, e non tutti capirono a cosa l’uomo si riferisse, di preciso. L’effetto serra stava modificando il clima del pianeta.
James Hansen era il direttore del NASA Goddard Institute for Space Studies. Lui e il suo team riuscirono per primi a capire le modifiche climatiche e il pericolo corso da tutto il mondo. Proprio nel 1988, le temperature medie aveva raggiunto picchi da record, con svariati gradi oltre la media, e Hansen notò che l’andamento negativo peggiorava di anno in anno.
In una recente intervista sulla testata Boston Globe, lo stesso scienziato parla delle sue dichiarazioni dell’epoca, avvenute oltre trenta anni fa. Egli stesso ammette che si trattava di una cosa mai vista in precedenza e che era davvero preoccupante. Un surriscaldamento climatico che, nel futuro, avrebbe messo in pericolo tutti gli esseri viventi. Già allora le accuse ricaddero sulle attività umane.
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L’attività antropica era la causa dell’effetto serra, questo Hansen lo capì subito, e i cambiamenti climatici erano e sono legati alla dispersione di diossido di carbonio e di altri gas inquinanti liberati nell’atmosfera. Le sue parole scossero la Commissione americana e si diffusero nel resto del mondo, causando un panico generale.
Ma cosa è cambiato dal 1988 ad oggi? Prima di tutto, le parole dello scienziato si sono rivelate corrette. Nel corso dei decenni siamo stati testimoni del cambiamento climatico e delle temperature medie in crescita. Le previsioni si sono rivelate accurate, purtroppo, ma la cosa sconcertante è che non si è fatto quasi nulla per combattere concretamente il problema.
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È lo stesso Hansen a dirlo, il quale si scaglia contro i potenti della Terra, i quali pensano soprattutto ai profitti, al denaro, e non al futuro del mondo. Secondo l’uomo, le dimostrazioni pacifiche sono state del tutto inutili, occorre agire utilizzando la forza. Il tempo che abbiamo a disposizione sta per scadere.