Ma come possiamo salvare il nostro pianeta? Ecco alcune soluzioni da mettere in atto.
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Il nostro pianeta è sempre più allo sbaraglio. Tra pandemie globali e guerre in atto, la serenità è ormai un lontano ricordo che si spera si possa rivivere presto.
Problemi come il caro carburante e caro bollette causati dalla guerra e l’inflazione sempre più crescente, però, fanno dimenticare altri problemi altrettanto importante, se non vi vitale importanza.
In primis, la questione più importante da affrontare è il cambiamento climatico che sta lentamente – ma non poi così lentamente – divorando il nostro pianeta e chi lo abita. Urge quindi trovare soluzioni il prima possibile per poter salvare la Terra.
Di recente Focus ha pubblicato alcuni dei progetti per aiutare la Terra, vincitori dell’Earthshot Prize, il premio ecologico più prestigioso al mondo, lanciato dal divulgatore scientifico David Attenborough e dal principe William. Ecco alcuni tra i progetti migliori.
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Si tratta di una microserra modulare che permetterebbe di proteggere i raccolti da eventi climatici estremi. A crearla sono stati Sathya Raghu e Kaushik Kappagantu, con l’idea di aiutare i piccoli agricoltori del loro paese.
La serra popo-up è una piccola serra in scatola che arriva già provvista di semi e fertilizzanti ed inoltre provvede da sé all’irrigazione. Costa circa la metà di una tradizionale serra ed occupa il 2% dell’appezzamento si suolo delle normali serre.
L’ambizioso progetto di Talal Hasan, creatore della startup 44.01, consiste nella messa a punto di una tecnica innovativa che permetterebbe di catturare la CO2 in un modo estremamente pratico ed originale.
L’anidride carbonica viene disciolta in acqua e poi iniettata in alcune rocce presenti nel suolo ed è qui che questa reagisce un particolare tipo di roccia, la peridotite, creando un minerale stabile.
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La plastica oggi viene usata persino come involucro per frutta e verdura, ed il suo abuso sta letteralmente uccidendo il pianeta. Pierre Paslier e Rodrigo Garcia propongono l’utilizzo di alghe dal quale si potrebbe ottenere un prodotto biodegradabile simile alla plastica. Si tratterebbe della svolta per il packaging, poiché oltre che essere biodegradabile sarebbe anche commestibile.