La proposta di Fratelli d’Italia sulla caccia libera in città fa discutere: il problema dei cinghiali a Roma si esamina in Parlamento.
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Un emendamento nella nuova Manovra è destinato a far discutere: Fratelli d’Italia propone la caccia libera in città per eliminare il problema dei cinghiali nella Capitale. Possibili abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza, anche nei centri abitati. Un provvedimento che, se dovesse diventare realtà, creerebbe un polverone.
Avvistamenti sempre più consistenti di animali selvatici nell’Urbe, con tanti cittadini preoccupati e spaventati per eventuali aggressioni. Secondo l’emendamento firmato da Fratelli d’Italia alla Camera, si propone un Piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica, da mettere in atto tramite abbattimento e cattura.
A coordinare le operazioni nelle aree protette sarà il Comando unità per la tutela forestale ambientale e agroalimentare dei Carabinieri. Questo, potrà avvalersi di cacciatori e di guardie venatorie, nonché degli agenti delle Polizie locali. Le proteste però non si placano, gli animalisti insorgono, accusando i firmatari della legge di riportare in vita il Far West.
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Molti esponenti delle associazioni animaliste gridano allo scandalo, accusando i responsabili del provvedimento di trasformare l’Italia in una polveriera. Oipa, WWF, LAV, LAC, Enpa, Lipu e Legambiente chiedono ai parlamentari di bocciare l’emendamento, spaventati per la possibilità di una mattanza incontrollata.
Tra l’altro, si mette a repentaglio anche la sicurezza dei cittadini. Nel frattempo, in alcuni municipi della Capitale si stanno installando delle gabbie attorno ai cassonetti. Il problema non riguarda soltanto Roma, ma anche altre città italiane. In Italia, secondo Coldiretti si contano più di 2,3 milioni di cinghiali, 5 volte di più rispetto al 2000.
Solo nel 2021 e nella sola Lombardia, sono stati abbattuti circa 14 mila esemplari. Gli incidenti legati all’incontro tra uomo e cinghiale sono aumentati negli ultimi anni, con un incremento dell’80% nelle zone urbane. La causa degli scontri, però, è per colpa dell’uomo, il quale ha sottratto territorio agli animali, sia per costruire centri cittadini e sia per la coltivazione.
Tra l’altro, i danni causati dai cinghiali all’agricoltura sono enormi, tanto che sono stati distrutti 800 mila ettari di terreno. Insomma, gli avvistamenti di questi animali sono sempre di più, i dati parlano del 23% della popolazione che si è trovata di fronte a un gruppo di cinghiali in zone urbanizzate. Tuttavia, nonostante lo spavento, le vittime sono rarissime e i feriti solo poche decine.
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I cittadini sono comunque preoccupati, questi animali sono sempre di più e le loro scorribande nei centri abitati avvengono sempre più frequentemente. Non è bello ritrovarsi circondati da un gruppo di cinghiali, spesso dal carattere aggressivo, ma l’abbattimento in città è la soluzione più corretta? E pensare che basterebbe tenere pulite le città e praticare una corretta raccolta porta a porta per evitare ogni problema, almeno per quanto riguarda Roma. Utopia, vero?