L’edera velenosa è una delle piante tipiche e più pericolose dell’America. Ma questa è stata recentemente trovata anche in Italia
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Poison Ivy è una delle varietà di edere velonese più pericolose in circolazioni. Questa pianta è causa di moltissime gravi dermatiti negli Stati Uniti d’America e in Canada. Questa pianta, inoltre, è diffusa anche in Cina. Il nome botanico di questa è Toxicodendron radicans ed è originaria proprio dell’America del Nord e della Cina.
Riconoscerla è davvero difficile infatti questa all’apparenza è del tutto simile e uguale all’Hedera helix, ma differenza di questa è la Poison Ivy è molto tossica e può causare gravissime reazioni allergiche. Ma c’è una novità su questa pianta. Infatti sull’importante rivista Italian Botanist – nonché organo ufficiale della Società Botanica Italiana – tre ricercatori dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa hanno pubblicato un articolo con una nuova incredibile scoperta su questa pianta
Scoperta incredibile sull’edera velenosa
I tre ricercatori dell’Ateneo affermano, infatti, che questa pianta è presente anche in Italia. Ma prima di analizzare i dettagli è fondamentale fare un piccolo ripasso sulla situazione storica dell’edera velenosa. Non a caso questa pianta era considerata, in Italia, come un specie aliena occasionale. Infatti la presenza di questa pianta era registrata appena due volte: nel 1893 e nel 1930 in Trentino Alto Adige. Inoltre c’era appena il sospetto che questa potesse aver raggiunto le falesie o i boschi italiani.
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I tre ricercatori, Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti, con la loro scoperta ora questa pianta è ufficialmente annoverata come specie aliene naturalizzate in Italia. Infatti l’edera velenosa è stata trovata vicino Firenze. Per la precisioen a Impruneta in località Sassi Neri. E qui sorge un primo problema. Non a caso questa è in un percorso storico naturalisto molto frequentato da escursioni e amanti delle passeggiate. Per la precisione nei pressi della fonte della Caldaia e lungo il fosso di Narbi,
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L’edera velenosa, oltre ad essere del tutto simile a quella normale è del tutto sconosciuta in Italia, Per questo motivo è fondamentale che le amministrazioni avvisino la popolazione sulla presenza dei questa nei boschi evidenziandone i pericoli. Non è nemmeno escluso, poi, che l’Università di Pisa non decida di coltivarne degli esemplari sia per scopi di ricerca sia per informare informare la sua tossicità