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Ecomafia 2022, il rapporto non dice nulla di buono: ancora numerosi reati

Parliamo di reati ai danni dell’ambiente: è stato pubblicato il rapporto Ecomafia 2022. Ci sono buone notizie per l’Italia o i reati ambientali crescono inarginati?

Incendio abusivo – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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Il nuovo rapporto Ecomafia fa parlare di sè. Come ogni anno viene pubblicato da Legambiente un report che indicizza l’andamento dei reati ambientali made in Italy.

In Italia più che in ogni altro paese la criminalità organizzata ambientale ed economica ha dato vita ad una rete complessa di rapporti e sistemi parastatali che contribuiscono al disfacimento ambientale, e non solo, del paese.

Ci sono delle novità nel rapporto del 2022, tuttavia il numero di reati si attesta su una soglia ancora troppo alta per poter essere ritenuta degna di un paese civile. Ma analizziamo nel dettaglio cosa ci dice Legambiente.

Ecomafia 2022: a  che punto sta l’Italia? Legambiente pubblica il rapporto per il 2022

Discarica – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Iniziamo col dire che Legambiente rassicura ma fino a un certo punto. La curva che registra la frequenza dei reati ambientali nella nostra penisola parla di una leggerissima inflessione rispetto al 2021. La quota dei reati, però, non accenna a scendere al di sotto dei 30.000, una cifra esorbitante.

In particolare la maggior parte di questi reati trova posto nell’ambito dello smercio del cemento illegale: sono 9.490 i reati di questo stampo ad essere stati registrati. Secondo al cemento illegale c’è poi lo smaltimento (o gestione) dei rifiuti con un numero di reati che si attesta sugli 8.473. 6.215 sono infine i crimini commessi ai danni della fauna.

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Il dato davvero allarmante registrato per l’anno in dirittura d’arrivo è che c’è stato un boom di reati e crimini ai danni del patrimonio storico-culturale e boschivo della penisola, come se la crisi ambientale non bastasse. Le ecomafie riescono ancora abilmente a sfuggire alla giustizia italiana spesso per corruzione di stessi organi interni alle autorità preposte.

Non a caso il fenomeno della corruzione è spesso crimine ancillare e associato ai reati di cui sopra. Sono state 115 le inchieste per reati ambientali svoltesi dal 16 settembre del 2021 al 31 luglio del 2022. In questo lasso di tempo sono state denunciate 709 persone, arrestate 664 e sono stati 199 i sequestri totali.

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Se è vero che quest’anno è diminuito il numero di comuni sciolti per associazioni a stampo mafioso, resta altrettanto vero che queste organizzazioni criminali continuano a fatturare all’anno circa 10 miliardi di euro. Nel 2021 il fatturato legato a illeciti di ecomafia è stato di 8,8 miliardi di euro, una cifra decisamente troppo alta.