Miele di nettare e miele di melata: sai che non sono la stessa cosa? Ti spieghiamo come nascono e perché sono diversi
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Il miele è uno dei grandi regali che ci fa la natura. L’oro giallo dell’Italia che resta inimitabile nonostante le tante riproduzioni che a ben guardare però contengono, al loro interno, tante altre sostanze oltre a quelle naturali. Il miele prodotto dai produttori italiani è davvero un’eccellenza in tutte le sue varianti. Ma ti sei mai reso conto della differenza del miele di nettare e di quello melata?
Forse non ci hai mai fatto caso, ma si tratta di due prodotti molto diversi tra loro, esito della grande operosità delle api che nei loro voli e viaggi non si depositano solo sui fiori. Oggi ti spieghiamo qual è la differenza e scoprirai qualcosa di molto interessante che si porta a tavola.
Il miele al quale siamo abituati noi, quello che si consuma abitualmente per colazione e che si mette nelle tisane, deriva dal nettare dei fiori sui quali le api si posano con fragranze e sentori diversi proprio in base al tipo di pianta che gli insetti scelgono, dall’acacia al castagno all’eucalipto, solo per dirne alcune. Il miele di melata, invece, è tutt’altra cosa. Si tratta di un miele di bosco che deriva da un’altra sostanza, sempre naturale, ma diversa dal nettare.
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Per la produzione di questo particolare miele le api raccolgono la melata, una sostanza che viene prodotta da alcuni insetti, come rincoti, psille, afidi ed in particolare un omottero di nome Metcalfa Pruinosa, che si nutrono della linfa di alcune piante che poi, in parte, espellono con delle piccole gocce zuccherine depositandole su foglie, fiori, corteccia dei tronchi ed altri elementi naturali.
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E così le api, allo stesso modo di come raccolgono il nettare, lo fanno con la melata che trovano nel bosco nel corso dei loro andirivieni, dando vita ad un altro tipo di miele, quello appunto di melata che si distingue per essere molto viscoso e meno zuccherino rispetto a quello tradizionale ma speciale perché ricco di ferro e anche di calcio, magnesio, sodio e potassio.