Uno dei frutti secchi da mettere in tavola dopo un buon pranzo è la noce, buonissima e ricca di proprietà salutari per il nostro benessere
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La noce è il frutto secco del noce, un albero maestoso che appartiene alla Famiglia delle Juglandaceae. E’ originario dell’Asia Minore ed è arrivato in Europa grazie ai re Persiani. Il nome scientifico è Juglans regia, dal latino jovis glans il cui significato è Ghianda di Giove.
Il nome testimonia proprio la sacralità dell’albero, il suo legame con la divinità grazie, non solo, alla maestosità dell’albero, ma anche all’elevato valore nutritivo del frutto che già conoscevano nell’antichità. Alcuni studi hanno rilevato, infatti, che il suo consumo diminuisce i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e, di conseguenza, si abbassano le possibilità di soffrire di patologie cardiocircolatorie.
Hanno un basso indice glicemico, quindi sono un valido aiuto per coloro che soffrono di diabete. Sono ricche di sali minerali e di vitamine del gruppo B. Gli Omega-3 insieme all’acido folico e agli antiossidanti prevengono l’artrite e fanno risplendere la nostra pelle.
Una leggenda narra che il dio Dionisio, ospite presso il re Dione della Laconia, si innamorò di una delle sue tre figlie. Carìa, questo il nome della fanciulla, contraccambiava il suo amore, ma le sue sorelle, gelose di questo sentimento, iniziarono a dire maldicenze su Dionisio.
Il dio si infuriò e, prima, le fece impazzire e poi le uccise. Carìa morì per il dolore e Dionisio, ancora innamorato, la trasformò in un albero di noce. Da qui sembra che i Laconi fecero costruire un tempio. Al suo ingresso misero tre statue scolpite in noce che raffiguravano le 3 sorelle. In seguito furono chiamate Cariatidi, nome che rimase nella storia.
Come sgusciare le noci in modo semplice e veloce
Tra il 1500 e il 1600 era in voga la dottrina della segnatura. Secondo questa, ma anche secondo la Medicina Tradizionale Cinese, i gherigli della noce aperta ricordano i due emisferi del cervello, quindi era ritenuta utile per tutte le problematiche legate al cervello.
“…Walnut è il rimedio per le fasi della crescita e di transizione: la dentizione, la pubertà, momenti in cui si decide di cambiare vita; per le grandi decisioni, come i cambiamenti della religione, del lavoro, del paese”.
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Una volta raccolte le noci non devono essere lavate. Se vengono a contatto con l’acqua si rischia, infatti, di aumentare la probabilità che possano sorgere delle muffe. Un modo efficace per pulirle ed eliminare i residui di polvere o di terra è quello di scuoterle all’interno di una cassetta di legno o di plastica.
In realtà “l’attivazione” è una pratica molto antica conosciuta già dagli aborigeni australiani per rendere più leggeri ma allo stesso tempo più ricchi di nutrienti questi cibi. Si tratta semplicemente di un procedimento che prevede l’ammollo di noci e semi in salamoia e poi una lenta asciugatura al sole.
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Un altro metodo per influenzare i gusci duri è usare temperature elevate. L’acqua bollente aiuta ad ammorbidire così tanto il guscio che dopo può essere rimosso anche con una normale forchetta. Immergi le noci in acqua bollente per 30 minuti. Dopodiché, raffreddali, trova un piccolo foro nel guscio, fai leva e giralo con una forchetta o un coltello. Questo metodo ti permetterà di sbarazzarti facilmente del setto, in modo da poter ottenere facilmente nucleoli perfettamente interi.