Il cacao, una delle prelibatezze a cui pochi sanno rinunciare, un toccasana per il nostro umore e il nostro palato
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Si tratta di una pianta che appartiene alla Famiglia delle Sterculiacee. L’inizio della storia del cacao risale a più di 5.000 anni prima di Cristo. Una storia narra che in Centro America, un indigeno trovò, in una foresta pluviale, un frutto dalla forma ovale, che sporgeva da un albero con un tronco liscio.
Raccolse il frutto, aprì il baccello e trovò al suo interno una mucillaggine biancastra profumata e dolce, il burro di cacao. Trovò anche diverse fave che estrasse e portò con sè. In un secondo momento le sbucciò e le mise a tostare scoprendone, così, l’aroma e il profumo. Le mise in infusione in acqua bollente creando, così la prima cioccolata.
Anni dopo la civiltà Maya iniziò a coltivare le piante di Cacao. Da alcuni ritrovamenti archeologici si è potuto vedere che per questo popolo, il cioccolato non era considerato soltanto una alimento energetico, ma anche un’offerta fatta durante i riti funebri e come moneta di scambio.
Per i Maya i semi del cioccolato avevano proprietà stimolanti e, addirittura, magiche. Venivano offerti alle divinità durante le cerimonie religiose, tanto che la parola Cacao deriva dalla lingua Maya, CAC che significa rosso e CAU che esprime l’idea di forza.
Una leggenda narra che Quetzalcoatl, un dio buono dalla pelle chiara, figlio di un dio atzeco del cielo Mixcoatl e della dea della terra Chipalman, era arrivato dall’oriente portando e insegnando agli uomini le leggi piene di saggezza. A quei tempi la terra regalava ai suoi abitanti fiori e frutti senza bisogno di lavoro.
Le mille virtù della polvere di cacao
Un giorno Quetzalcoatl partì per idfendere i propri confini e la sua città fu invasa. I nemici cercarono di costringere la sposa del re a rivelare dove fosse nascosto il tesoro, ma non ci riuscirono, così uccisero la principessa. Dal suo sangue versato nacque la pianta del cacao, il cui frutto nasconde un tesoro amaro come le sofferenze dell’amore, forte come il coraggio e rosso come il sangue.
Perchè il cacao approdi anche in Europa dobbiamo aspettare i primi anni del ‘500. E’ in questo periodo che alla pianta di cacao viene attribuito da Carlo Linneo il nome scientifico di theobroma cacao il cui significato letterale è cibo degli dei.
Per molto tempo ancora si preparavano solo delle bevande calde ed erano ad uso esclusivo di nobili e uomini ricchi. Ma è con la Rivoluzione Industriale che in Olanda Coenrad Van Houten, nel suo laboratorio, mise a punto una macchina idraulica che fu in grado di dividere il burro di cacao dalla polvere. Cominciò così ad essere conosciuta anche tra il popolo.
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Un preparato utilizzato non solo per la preparazione di bevande calde, ma anche in moltissimi dolci e pietanze salate. Il cacao è veramente un ingrediente versatile apprezzato dalla maggior parte di grandi e piccini. Oggi è rivalutato anche da un punto di vista nutrizionale per le sue molteplici proprietà.
E’, infatti, ricco di vitamine e sali minerali. E’ un potente antiossiadante, stimola il rilascio di endorfine e agisce in modo positivo sulla nostra capacità di concentrazione. Contiene, inoltre, serotonina, caffeina, feniletilamina e flavonoidi.
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Gli antiossidanti contrastano i radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare, ed è un ottimo alimento contro gli stati di ansia e depressione. Cerchiamo di consumarlo soprattutto amaro o con pochissimo zucchero, in modo che le sue molteplici proprietà rimangano integre.