Il mapo è agrume ibrido nato in Sicilia. Tra le sue caratteristiche la buccia di un bellissimo verde brillante. E se non lo conosci…
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Tra i frutti ibridi non si può non citare il mapo. Si tratta di un agrume ibrido. Ovvero ottenuto dall’unione del mandarino Avana e dal pompelmo Duncan. Questo frutto, noto anche tangelo, si riconosce facilmente per alcune caratteristiche specifiche: la forma rotondeggiante, una buccia sottile verde brillante e la polpa giallo-arancione. Il mapo – scientificamente conosciuto come Citrus x tangelo – appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Inoltre, come tutti gli agrumi, è ricco di vitamine e sali minerali. Senza dimenticare il forte potere antibatterico e antinfiammatorio.
Sebbe il nome faccia pensare a un alimento di origine esotica, il mapo è originario della Sicilia. Questo è infatti nato nel Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale, nel 1950. E dopo “solo” 22 anni questo è stato rilasciato per coltivazione permettendo di farlo comparire sui banchi della frutta da ottobre a gennaio. Ma è lampante che per molti questo frutto è davvero sconosciuto, quindi è bene approfondire la sua storia e come mangiarlo
Prima di vedere e analizzare i vari modi di mangiare il mapo è importante soffermarsi sul profilo nutrizionale che è davvero interessante. A cominiciare dalle appena 31 calorie per 100 grammi che lo rendono un frutto ipocalorico, adatto soprattutto a chi segue una dieta dimagrante. La forte presenza d’acqua, poi, lo rendono diuretico e drenante e stimola l’espulsione dei liquidi in eccesso. Inoltre combatte la ritenzione idrica. Non mancano poi i sali minerali come potassio, fosforo, iodio, magnesio e ferro e le vitamine che sostengono e stimolano il sistema immunitario e la produzione del collagene.
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Non meno importante, poi, l’effetto rilassante che aiuta la concetrazione e migliorano la qualità del sonno. E’ difatto un ottimo aiuto contro le lievi forme di insonnia. Il potassio contenuto, poi, riduce il colesterolo e abbassa la pressione sanguigna. Inoltre il mapo contiene flavonoidi che combattono l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. Ma come si può usare questo frutto dal sapore agrodolce che ricorda il mandarino?
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Il modo migliore è al naturale dopo un pasto. Ma anche spremuto al posto del più classico succo di limone, sebbene ne ricorda le note acidule e rinfrescanti. Inoltre il mapo si può utilizzare per marinare carne, pesce e verdure. Volendo poi si può usare per aromatizzare una macedonia oppure insieme a un formaggio dal gusto deciso.