Polvere di bambù, occhio a quella illegale non è sempre “vegetale” : la truffa

Hai mai sentito parlare della polvere di bambù? Occhio però a quella illegale, è in giro una nuova truffa.

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Bambù in vaso – Pexels – Orizzontenergia.it

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Le truffe sono sempre dietro l’angolo e accorgersi di essere incappati in una di esse è alquanto difficile. Il web è pieno di stufe di tipo diverso, come quelle degli operatori telefonici, quelle estere e persino quelle alimentari.

Soffermandoci su quest’ultima tipologia di truffa è doveroso citare l’ultima che sta circolando in giro riguardo la polvere di bambù.

Si tratta della polvere ottenuta dalla nota pianta che a tratti può sembrare “green”, invogliando un sacco di gente a comprare i prodotti a base di polvere di bambù, ma sono davvero benefici?

La truffa della polvere di bambù

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Canne di bambù – Pinterest – Orizzontenergia.it

Oltre alla classica polvere di bambù, ne esiste una illegale non ammassa nell’Unione Europea. Si tratta di un additivo vegetale contenuto in alcuni materiali plastici, spesso utilizzati per realizzare prodotti per la cucina come piatti e bicchieri.

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Quello che i produttori non dicono, però, è che a contatto col cibo questi materiali possono degradarsi e diventare nocivi per la nostra salute.

La grande truffa risiede nel fatto che questi prodotti vengono venduti come ecologici ma che in realtà non fanno altro che aggravare il nostro stato di salute.

Grazie ad una indagine delle EU Food Fraudo Network, si è potuta scoprire l’importazione illegale di questi prodotti a base di materiali plastici e polvere di bambù.

Il rischio di questi prodotti è causato dalla migrazione di formaldeide e melamina negli alimenti, una volta iniziata la degradazione. Questi prodotti, inoltre, non sono neanche dotati di una certificazione che ne dimostri la provenienza, rendendo così impossibile tracciare la loro origine ed il loro traporto.

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Ad aggravare la situazione è anche il fatto che vengono venduti come “naturali”, “compostabili” e “riciclabili”, quando invece non lo sono neanche un po’. Sono tutte affermazioni false poiché la plastica inserita al loro interno fa si che, ovviamente, questi prodotti siano tutt’altro che compostabili.