Potatura delle rose, va fatta con criterio: le regole da seguire

Se sei un amante delle rose saprai sicuramente che la potatura rappresenta uno degli elementi essenziali per la buona riuscita della loro coltivazione.

Potatura rose rosa
Rose rampicanti – foto dsa pixabay – orizzontenergia.it

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Le rose sono i fiori esteticamente più belli per antonomasia. Nel corso dei secoli ad esse sono state attribuiti diversi significati tutti ugualmente suggestivi e più o meno condivisibili.

Oggi parliamo di un aspetto pratico legato alla loro coltivazione e di fondamentale importanza: la potatura. Ogni rosa che si rispetti deve in linea di massima essere potata.

Quella della potatura è tuttavia un’attività che necessita di grande delicatezza e criterio poiché potenzialmente dannosa per le specie vegetali in oggetto. Vediamo allora come eseguire una potatura rispettosa e poco invasiva delle rose.

Potatura delle rose: le regole da seguire per non arrecare danno alla pianta

Potatura rose rampicanti
Rose – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Iniziamo con il dire che l’inverno è il periodo propizio da tenere in considerazione per la potature di quasi tutte le specie di rosacee. Tutte le specie di rosa, ad eccezione di quelle rampicanti che prediligono una potatura estiva posteriore alla fioritura, si troveranno bene se potate nei mesi invernali.

Una volta conosciuti e appresi gli step essenziali, anche i non addetti ai lavori potranno cimentarsi nell’arte del gardening e, in particolare, della potatura delle rose. Partiamo dalle basi. Per fare un buon lavoro dovrai di certo munirti di guanti, cesoie e dell’abbigliamento protettivo. Ma quanto bisogna potare le rose?

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Una volta aver stabilito il quando, è necessario spendere due parole sul quanto. In linea generale la potatura ha l’obiettivo di ridurre l’altezza complessiva della pianta e, pertanto, dovrà essere finalizzata a recidere almeno 1/3 del suo fusto. Non rimuovete più del 25% di un singolo ramo, in questo modo eviterete di sottoporre la pianta a shock o stress indotti.

C’è da dire che spesso una sola potatura annuale non è sufficiente. I periodi migliori sono quello appena successivo all’ultima gelata (inizio primavera), alla fine dell’estate (quando i fiori, ormai secchi, cadono da sè) e in autunno, appena prima della stagione fredda. In autunno in particolare è bene eliminare i rami più esposti alle intemperie che, piegandosi col vento, potrebbero danneggiare e stradicare la pianta.

Assicurati, in linea generale, di potare le tue rose almeno una volta l’anno. Partiamo rimuovendo le parti secche della pianta. Queste non contribuiscono in nulla alla salute del cespuglio di rose che anzi a lungo andare compromettono. Eliminati inoltre i rami più lunghi con l’ausilio di un troncarami: in questo modo manterrete il cespuglio a dimensioni gestibili.

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Parliamo per comodità di 8 step necessari da rispettare se si vuole effettuare una potatura a regola d’arte. Parti timuovendo le foglie secche e avvizzite o, in generale, quelle che presentano segni di malattia o malessere come attacchi fungini o parassitari. Passa al taglio dei rami secchi e morti, lo capirai poiché il legno all’interno non sarà verde vivo ma marrone sbiadito.

Districa i rami incrociati della pianta di modo da scorgerne il centro. L’obiettivo è quello di distendere i rami della pianta in senso ascensionale per favorire il passaggio di aria fra le fronde e scongiurare il rischio di malattie e ristagni idrici. Taglia i rami più sottili di una matita e gli altri almeno 1,30 cm sopra l’occhio di gemma.

Sigilla i tagli freschi che hai appena effettuato di modo che le ferite non vengano prese di mira da insetti o malattie. Ripulisci l’area circostante a seguito della potatura e assicurati di nutrire le tue rose per favorirne la ripresa. La potatura fa bene ma è pur sempre un’operazione invasiva. Del fertilizzante a rilascio graduale a lunga durata sarà perfetto.

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