C’è da dire che spesso una sola potatura annuale non è sufficiente. I periodi migliori sono quello appena successivo all’ultima gelata (inizio primavera), alla fine dell’estate (quando i fiori, ormai secchi, cadono da sè) e in autunno, appena prima della stagione fredda. In autunno in particolare è bene eliminare i rami più esposti alle intemperie che, piegandosi col vento, potrebbero danneggiare e stradicare la pianta.
Assicurati, in linea generale, di potare le tue rose almeno una volta l’anno. Partiamo rimuovendo le parti secche della pianta. Queste non contribuiscono in nulla alla salute del cespuglio di rose che anzi a lungo andare compromettono. Eliminati inoltre i rami più lunghi con l’ausilio di un troncarami: in questo modo manterrete il cespuglio a dimensioni gestibili.
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Parliamo per comodità di 8 step necessari da rispettare se si vuole effettuare una potatura a regola d’arte. Parti timuovendo le foglie secche e avvizzite o, in generale, quelle che presentano segni di malattia o malessere come attacchi fungini o parassitari. Passa al taglio dei rami secchi e morti, lo capirai poiché il legno all’interno non sarà verde vivo ma marrone sbiadito.
Districa i rami incrociati della pianta di modo da scorgerne il centro. L’obiettivo è quello di distendere i rami della pianta in senso ascensionale per favorire il passaggio di aria fra le fronde e scongiurare il rischio di malattie e ristagni idrici. Taglia i rami più sottili di una matita e gli altri almeno 1,30 cm sopra l’occhio di gemma.
Sigilla i tagli freschi che hai appena effettuato di modo che le ferite non vengano prese di mira da insetti o malattie. Ripulisci l’area circostante a seguito della potatura e assicurati di nutrire le tue rose per favorirne la ripresa. La potatura fa bene ma è pur sempre un’operazione invasiva. Del fertilizzante a rilascio graduale a lunga durata sarà perfetto.