E’ una pianta molto ricercata per ravvivare i nostri angoli verdi in casa o abbellire i nostri giardino con i suoi fiori dai colori vivaci
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Uno dei fiori che vengono coltivati in casa per dare colore al nostro angolo verde è la Dipladenia. E’ un genere di pianta che appartiene alla Famiglia delle Apocinacee. Conosciuta con il nome di mandevilla in onore dell’ambasciatore inglese presso il governo argentino sir Henry John Mandeville, il quale portò questo bellissimo fiore in Europa.
Originaria dei paesi dell’America Meridionale ed è conosciuta con svariati nomi, tra cui gelsomino del Cile, gelsomino degli angeli, nomi che ricordano la sua provenienza, ma anche la sua bellezza. I suoi fiori possono essere bianchi o rossi ed hanno una forma molto particolare che ricorda una campanula e, in alcune specie, possono anche raggiungere un diametro di 5 cm.
Dipladenia è il nome più diffuso e deriva dal greco diplos, doppio, e aden, ghiandola. Ricorda la forma del fiore in cui si ha la presenza di due ghiandole ottuse che si trovano alla base dell’ovario. Un tempo questo nome era considerato distinto dalle altre piante appartenenti alla stessa famiglia. Ora, per il mondo scientifico, questa specie è confluita nel genere Mandevilla, ma il nome rimane comunque di uso comune.
Possiamo metterla a dimora anche in un vaso. La sua crescita è piuttosto rapida e fiorisce tutto l’anno. La sua posizione preferita per crescere bene è ad un’ombra parziale e il terreno deve essere sempre umido. E’ una pianta che può raggiungere anche i 2 metri di altezza, quindi una cosa molto importante da fare è potarla nel modo giusto.
Il modo migliore per potare la nostra Dipladenia
Prima di tutto, non possiamo potarla in qualsiasi momento dell’anno. Il periodo migliore è quello in cui la dipladenia è nel suo riposo vegetativo, cioè in Autunno. Potarla non significa soltanto pulirla dalle foglie secche e dai fiori ormai appassiti, ma anche darle la forma che più ci piace.
Per esempio, può essere utile tagliare quei rami legnosi per favorire la sua crescita sui lati se, nella parte inferiore, dovesse risultare particolarmente spoglia. Per questa operazione dobbiamo munirci di guanti, perchè il lattice che fuoriesce dalle ferite dei rami potrebbe risultare irritante per la nostra pelle.
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Usiamo delle forbici affilate e pulite. Il punto dove tagliare è sopra a un gruppo di foglie. Se vogliamo che la nostra pianta rimanga piccola, è meglio tagliare alcuni rami interi piuttosto che solo alcune foglie. Questo permetterà ai rami della diplodenia di ricrescere in Primavera.
Se, al contrario, preferiamo che la nostra pianta cresca in tutta la sua bellezza, togliamo semplicemente dei piccoli rami, e sempre al di sopra delle foglie. In questo modo la pianta avrà l’energia necessaria per fare crescere nuovi rami e riempirsi di nuove gemme.
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Una curiosità su questa bellissima pianta. Nell’antichità le sue foglie venivano utilizzate dai nativi dell’America Centrale come ingrediente base per produrre una bevanda dagli effetti psicoattivi. Nel linguaggio dei fiori, la dipladenia si regala ad una persona la cui bellezza va mostrata al mondo, proprio come i suoi bellissimi fiori dal profumo delicato.