Forno comunale,in questo Paese d’Italia i cittadini si autoproducono il pane

Lungo il nostro stivale si riaprono i forni comunali dove gli abitanti possono recarsi a impastare e cuocere il proprio pane

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Pane-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Il forno comunale è un luogo di aggrgazione sociale in cui è possibile autoprodurre il pane. E’ un modo per risparmiare, conoscere altre persone e aiutare l’ambiente. L’impatto a livello ambientale, in effetti, è particolarmente ridotto, in quanto i contenitori da buttare sono meno e così anche gli ingredienti che,altrimenti, andrebbero sprecati.

Ma non è solo un luogo dove si impasta e si cuoce il pane, è anche un momento di condivisione, dove imparare ad impastare, migliorando le proprie competenze e vivendo questa esperienza in compagnia. Il pane diventa, in questo modo, anche un momento di crescita comunitaria.

Un tempo le massaie si riunivano spesso nel forno comune per prepararsi una delle pietanze che più sono conosciute ed apprezzate nel nostro paese. Oggi viviamo nell’epoca dell‘individualismo e ognuno si arrangia a prepararselo in casa. Ma da qualche tempo alcuni comuni lungo il nostro stivale, hanno riaperto questi luoghi di condivisione.

In un comune del Piemonte, nei pressi di Torino gli abitanti si autoproducono il pane

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Impasto-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Uno degli ultimi forni aperti alla comunità è quello di Almese, un comune della città di Torino in Piemonte. Il forno è già operativo ed ha all’attivo già una quarantina di iscritti. Infatti, per potervi accedere, ci si deve iscrivere via mail amicidelfornoilcasot@gmail.com e versare una quota annuale di 10 euro.

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La quota è irrisoria e serve per coprire le spese dell’acquisto della legna, per la gestione e la manutenzione ordinaria. Al momento dell’iscrizione vengono anche consegnate le poche regole di utilizzo e condivisione del forno comune. Un’iniziativa lodevole che permette di riapproprirsi di antiche tradizioni in chiave moderna.
Preparare insieme il pane permette di condividere alcuni momenti della propria vita per produrre un qualcosa di sano. E’ una forma di aiuto anche per chi soffre la solitudine e può ritrovare, in questo modo, la gioia della condivisione e della compagnia.
Inoltre, cosa da non trascurare, le persone con più esperienza possono tramandare ai giovani antiche tradizione che, altrimenti, si andrebbero a perdere. A partire dalla conoscenza delle materie prime, da come si impasta e, magari, anche come si può preparare e alimentare la pasta madre che usavano le nostre nonne e che, oggi, sta tornando in uso tra i migliori chef stellati.
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