Lungo il nostro stivale si riaprono i forni comunali dove gli abitanti possono recarsi a impastare e cuocere il proprio pane
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Il forno comunale è un luogo di aggrgazione sociale in cui è possibile autoprodurre il pane. E’ un modo per risparmiare, conoscere altre persone e aiutare l’ambiente. L’impatto a livello ambientale, in effetti, è particolarmente ridotto, in quanto i contenitori da buttare sono meno e così anche gli ingredienti che,altrimenti, andrebbero sprecati.
Ma non è solo un luogo dove si impasta e si cuoce il pane, è anche un momento di condivisione, dove imparare ad impastare, migliorando le proprie competenze e vivendo questa esperienza in compagnia. Il pane diventa, in questo modo, anche un momento di crescita comunitaria.
Un tempo le massaie si riunivano spesso nel forno comune per prepararsi una delle pietanze che più sono conosciute ed apprezzate nel nostro paese. Oggi viviamo nell’epoca dell‘individualismo e ognuno si arrangia a prepararselo in casa. Ma da qualche tempo alcuni comuni lungo il nostro stivale, hanno riaperto questi luoghi di condivisione.
In un comune del Piemonte, nei pressi di Torino gli abitanti si autoproducono il pane
Uno degli ultimi forni aperti alla comunità è quello di Almese, un comune della città di Torino in Piemonte. Il forno è già operativo ed ha all’attivo già una quarantina di iscritti. Infatti, per potervi accedere, ci si deve iscrivere via mail amicidelfornoilcasot@gmail.com e versare una quota annuale di 10 euro.
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