L’emendamento riguardante l’abbattimento degli animali selvatici in città è stato approvato: succederà una mattanza? Animalisti in protesta.
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E alla fine, l’emendamento riguardante l’abbattimento di fauna selvatica in città, è stato approvato e ufficializzato. Tutti gli animali considerati pericolosi per i cittadini e trovati in giro nelle zone urbane, possono essere uccisi e, in caso di analisi corrette, anche mangiati. Gli animalisti insorgono, indignati dalla decisione del Governo.
Alla Camera è stato approvato l’emendamento che introduce nella manovra economica la norma che dà la possibilità di abbattimento di animali selvatici, il tutto per la protezione e sicurezza delle strade, delle zone urbane e dei parchi. Questo Piano straordinario, al momento, ha durata quinquennale, e comprende anche le aree vietate alla caccia.
Le operazioni per la cattura e per l’abbattimento degli animali sono affidate al Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri. In più, questi potranno ricevere l’appoggio delle Polizie locali, della guardie venatorie e dei cacciatori con regolare licenza. I cinghiali abbattuti saranno portati in laboratorio, per effettuare delle analisi igienico-sanitarie.
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In caso di analisi corrette, se l’animale è in salute, può essere destinato al consumo alimentare. Ma nell’emendamento proposto da Fratelli d’Italia c’è anche la possibilità di abbattimento di altri animali considerati pericolosi, come lupi, volpi e orsi, che in realtà sono specie protette. Ma se questi dovessero entrare in zone urbane e recare pericolo per le persone, possono essere uccisi.
Le associazioni animalisti insorgono, scatenando un polverone. La maggioranza di destra, ha approvato questo emendamento favorendo la caccia, consentendo l’abbattimento di specie protette dalla UE, che abbiano superato i confini del proprio habitat. Insomma, si abbattono animali protetti e in zone dove la caccia è vietata.
Secondo le associazioni animaliste, il tutto è stato è approvato solo per favorire la lobby dei cacciatori. Comunque la si metta, è una scandalo che potrebbe dare vita a una mattanza priva di senso. L’Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, afferma che l’emendamento viola le regole della comunità europea, e che è pronta a segnalarlo alla Corte di Giustizia ambientale europea.
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Sparare in città, inoltre, metterebbe a rischio la sicurezza pubblica, è impossibile attuare battute di caccia in aree protette, in qualsiasi giorno dell’anno. Dello stesso avviso sono Enpa e Lav, e tutte le altre associazioni animaliste. Nessuno sarà al sicuro, dal momento che i fucili potranno entrare in parchi, nelle oasi protette e nelle strade di città.