Ques’anno alcuni Governi del mondo si stanno muovendo in favore dei nostri amici animali con delle leggi ad hoc
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
E’ da molti anni che, nel periodo di Natale, si consiglia di non acquistare un animale come regalo da mettere sotto l’albero. Eppure, la vendita di cani, gatti e & co, nonostante le molte raccomandazione da parte di Associazioni che si occupano dei nostri amici animali, è in continuo aumento.
Secondo l’ Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente, già nel 2021 le vendite erano aumentate del 10% rispetto all’anno precedente. Ogni giorno, secondo la Fondazione Cave Canem, sono pubblicati 438.000 annunici di vendita di cani e 80.000 di gatti sui principali siti web.
Cave Canem è impegnata in prima linea per cercare di arginare questo fenomeno e ha lanciato la campagna: Facci un regalo: Non regalarci. L’obiettivo, come spiega la vicepresidente Federica Faiella, è quello di:
«Sensibilizzare i cittadini a non acquistare animali, prediligendo i tanti cani senza famiglia già ospitati dai canili rifugi»
Inoltre, un altro dato preoccupante riguarda l’importazione clandestina di cuccioli dall’Est Europa. Spesso i cani arrivano da noi in uno stato di abbandono e, a volte, molti cuccioli, non arrivano vivi a destinazione. Oppure, non essendo stati accuditi e curati dalla nascita arrivano, a chi li ha acquistati, malati o con delle malformazioni congenite.
La Fondazione Cave Canem, chiede, inoltre, una più attenta e precisa regolamentazione in fatto di vendita di animali, e, anzi, sarebbe buona cosa vietarne completamente la vendita. Infatti la vicepresidente Faiella continua dicendo che:
“…noi chiediamo anche il divieto di vendita degli animali in negozi e online perché allargare la famiglia e accogliere un cane è un gesto da compiere con responsabilità e consapevolezza, avendo ben chiare anche quali sono le caratteristiche di ogni cane, i tratti genetici che caratterizzano eventualmente una razza, il trascorso di vita, se conosciuto”.
Mentre aspettiamo che anche il nostro Governo si metta in moto in questo senso, in altri posti del mondo la risposta non si è fatta attendere. Nello Stato di New York, infatti, è stato approvato un disegno di legge che vieta la vendita dei nostri amici, di qualsiasi razza siano.
E’ legge: dal 2024 non si potranno più vendere in negozio gli animali
La Governatrice Kathy Hochul ha firmato il provvedimento, non nella sua versione originale, ma in quella rivista e riadattata. Ha, comunque, raggiunto l’obiettivo prefissato. Naturalmente i rappresentanti di settore hanno contestato questa scelta, perchè potrebbe portare alla chiusura di molte attività e, al tempo stesso, favorire lo sviluppo di un mercato parallelo illegale.
Sui social media la Governatrice ha tenuto a sottolineare che:
“New York sta agendo per porre fine alla filiera delle fabbriche di cuccioli. I cani, i gatti e i conigli di New York meritano una casa amorevole e un trattamento umano”.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Forno comunale,in questo Paese d’Italia i cittadini si autoproducono il pane
La legge, però, entrerà in vigore soltano a partire dal primo Gennaio del 2024. Intanto i titolari di negozi di animali si possono preparare ad ospitare servizi di adozione in collaborazione con i rifugi o altre organizzazioni, per mettere in contatto i newyorkesi con tutti quegli animali che hanno bisogno di una casa.
New York si unisce, così, ad altri stati americani che avevano già emanato divieti simili, come la California e l’Illinois. Ed anche in Europa ci sono Nazioni che hanno aderito a questa lodevole iniziativa. La Francia, per esempio, ha approvato la stessa legge che entrerà in vigore, anche qui, a partire dal primo Gennaio 2024.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Lascia il lavoro e si dedica agli animali disabili, la storia di Amanda Clark
In Spagna, la stessa legge è in via di approvazione, dopo che un provvedimento aveva riconosciuto agli animali domestici, di qualsiasi genere e razza, lo status di membri effettivi della famiglia e, quindi, visti non più soltanto come dei semplici beni di proprietà.