L’inquinamento è una delle piaghe che contraddistinguono la nostra era. Cosa possiamo fare quotidianamente per ostacolarlo? Ecco 7 brevi consigli.
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L’inquinamento non è solo responsabilità delle grandi industrie e dei più noti colossi aziendali. L’inquinamento è anche opera nostra. Le azioni che compiamo nel quotidiano hanno un peso specifico in termini di inquinamento e quindi impatto ambientale.
Guardando agli oceani è facile accorgersi che ricoprono il 70 % della superficie terreste e che, a causa nostra, sono ricolmi di rifiuti in plastica: inquinamento.
Entro il 2050, se la situazione non mostra segni di miglioramento, avremo con tutta probabilità più plastica che pesci a nuotare nel mare. L’ecosistema mondiale sta lentamente soffocando a causa dei rifiuti in plastica. Ma passiamo ai consigli.
Inquinamento: come combatterlo seguendo 7 regole
Come possiamo contrastare l’inquinamento a partire dalle nostre abitudini quotidiane? In particolare analizziamo il problema della plastica e troviamo le soluzioni efficienti per ridurne il consumo drasticamente. L’oceano svolge una funzione incredibilmente importante per il nostro pianeta.
Esso produce la metà dell’ossigeno che respiriamo ed è l’ecosistema più grande e ricco di biodiversità del nostro pianeta. Potremmo parlare dell’oceano come di un altro mondo nel nostro mondo, quello sott’acqua. Questo ecosistema sconfinato ed essenziale è anche il più bistrattato e a rischio per via delle percentuali di plastica che vi è riversata.
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La plastica minaccia seriamente la biodiversità marina ma anche quella dei viventi sulla terra ferma. Stime scientifiche testimoniano che ogni anno ammontino a ben 8 milioni di tonnellate i rifiuti in plastica riversati in mare. Ma qual è l’origine di questi rifiuti? Il settore industriale è il maggiore indagato e incriminato.
Da quando è stata inventata la plastica non smette di sommergere ogni angolo del globo e di essere prodotta. Altra branca dell’inquinamento da plastica estremamente fruttuosa è quella da microplastiche. La plastica è un polimero che può scomporsi in tantissime particelle microscopiche che finendo nell’oceano vengono mangiate dagli animali e poi presentate nei nostri piatti.
La microplastica rappresenta un tipo di inquinamento tanto invisibile quanto letale. Sono 1,4 quadrilioni le microfibre in plastica depositate negli oceani. Altra fonte di inquinamento da plastica è rappresentata, ovviamente, dalla plastica da consumo, il settore in cui sei tu il maggiore responsabile.
La plastica da consumo sarebbe la plastica utilizzata quotidianamente come cannucce, piatti, bottiglie, buste e contenitori per cibo in generale. Un sacchetto di plastica usa e getta impiega un millennio per decomporsi, un tempo incredibilmente esteso. In tutto il mondo vengono prodotti circa 1 trilione di sacchetti di plastica usa e getta ogni anno.
Ecco 7 consigli e abitudini da mettere in pratica
Le percentuali di plastica riciclata si attestano al solo 1% sul totale prodotto. Ma passiamo ad analizzare le abitudini che è bene adottare per riuscire nel nostro piccolo a fare la differenza in qusto mare di plastica. Partiamo dal riutilizzo. Una buona abitudine consiste nel riutilizzqre i sacchetti di plastica utilizzati.
I sacchetti in particolare sono responsabili del soffocamento di molti animali che scambiandoli per cibo pongono fine alla loro vita inaspettatamente e involontariamente. Convertiti quindi ai sacchetti riutilizzabili, salverai numerosi animali da morte certa. Al secondo posto fra le buone abitudini da prendere c’è la rinuncia ai palloncini di plastica.
Tutti i palloncini che volano in aria finiscono infatti nei posti più disparati. Una volta fatto a meno cdei palloncini potrai sostituirli con una pentolaccia ad esempio, ugualmente divertente. Occhio alle confezioni! Le confezioni in plastica monouso sono fra i prodotti più numerosi frutto delle attività industriali.
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Queste sono utilizzate per contenere alimenti e cibo principalmente ma, per fortuna, la plastica monouso sta iniziando ad essere gradualmente abbandonata. Dai prodotti da forno ai saponi per le mani, si inizia ad assistere alla lenta scomparsa della plastica monouso. Acquista in modo responsabile orientandoti, se proprio devi acquistarne, sulla plastica riciclata e riutilizzabile.
Se sei un amante del pesce il pensiero che le microplastiche possano finire nel tuo piatto potrà fornirti un incentivo al disuso del dannoso polimero. Scarta dalla tua spesa i prodotti contenenti microbead. Sostituisci le ormai obsolete bottigliette di plastica con una bottiglia personale in altro materiale come l’alluminio. Il 91% della plastica del globo non è riciclabile o riciclata: c’è bisogno del tuo aiuto.