Quali sono i festeggiamenti di Natale nel mondo: vi siete mai chiesti come gli altri paesi sono soliti festeggiare la festa più magica dell’anno?
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Il Natale è una festa che si festeggia in tutto il mondo, ma ogni paese è caratterizzato dalle sue tradizioni, che accompagnano la celebrazione del 25 dicembre. Nel Regno Unito, i bambini iniziano ad attendere il Natale da novembre, quando stilano le lettere in cui elencano i regali che vorrebbero ricevere. A depositare i regali sotto l’albero è “Father Christmas” accompagnato dalla renna Rudolph.
I bambini inglesi, per ringraziarlo, lasciano un po’ di latte e di mince pie, un tipico dolce inglese natalizio. In Canada, sono diverse le tradizioni, cambiano in base alla regione. Ad esempio, a Labrador City si svolge una gara della casa meglio decorata con luci e statue di ghiaccio. Curioso, vero? Ma scopriamo le tradizioni di altre nazioni.
Le tradizioni natalizie degli altri paesi nel mondo
In Nuova Scozia, invece del tradizionale tacchino natalizio, il giorno di Natale si consumano aragoste e frutti di mare. Inoltre, ogni anno dal 1917, Nuova Scozia dona alla città di Boston un albero di Natale gigante come segno di ringraziamento per l’aiuto offerto dopo l’esplosione avvenuta ad Halifax. In Quebec invece, precisamente a Montreal, si fa ogni anno la famosa parata di Santa Claus.
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In Germania, cosi come in molti paesi del Nord Europa, gli addobbi natalizi iniziano durante i mesi precedenti a Natale. Già a Novembre iniziano ad essere allestiti i primi mercatini natalizi in cui si possono trovare molti prodotti dell’artigianato locale: dalle candele alle marionette, fino alle decorazioni e ai prodotti gastronomici. Un aspetto curioso delle tradizioni tedesche è che si attende la vigilia per addobbare l’albero, e il menù del 25 dicembre prevede l’oca arrosto e la carpa di Natale.
Anche in Africa, grazie alle missioni cattoliche, si è diffusa una vera e propria tradizione natalizia. In Africa centrale il natale coincide con la fine della raccolta del cacao e i lavoratori possono finalmente tornare dalle proprie famiglie e festeggiare. In Nigeria, nei giorni precedenti al Natale, le ragazze visitano le case della zona ballando e cantando. Dal 25 in poi sono invece gli uomini ad esibirsi, coperti da maschere di legno.
Giro del mondo alla scoperta dei festeggiamenti di Natale
Anche in Africa esiste la tradizione dell’albero di Natale, ma non è il classico abete decorato. Si tratta di un intreccio di foglie di palma, disposte a forma di arco, a cui vengono appesi dei fiori bianchi che sbocciano il giorno di Natale. In Sudafrica, il Natale cade in piena estate. Le celebrazioni avvengono all’aperto, in spiaggia.
In Giappone il Natale è visto come un periodo di felicità. Il 24 dicembre si celebra la festa degli innamorati e delle famiglie con bambini piccoli. Le coppie escono a cena per mangiare pollo fritto e Christmas Cake. I regali in Giappone si scambiano solo tra gli innamorati. Babbo Natale è chiamato Santa-San poiché è stata importata questa festa dagli Stati Uniti.
E ancor, in Polonia la vigilia è il giorno più importante. La giornata inizia molto presto e i ruoli sono ben definiti. Le donne si mettono in cucina e preparano i piatti. Gli uomini sono soliti decorare l’albero di Natale. La cena inizia quando in cielo appare la prima stella e sono proprio i bambini a osservare il cielo e avvisare quando compare la prima stella.
La stella per i polacchi è il simbolo della nascita di Gesù. Dopo la cena, avviene lo scambio dei regali. In Ungheria, la sera del 24 dicembre l’albero viene addobbato con caramelle rivestite di carta colorata, con noci dorate e con candele e fiori. L’addobbamento dell’albero avviene senza farsi vedere dai bambini, in modo tale che sia per loro una sorpresa.
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Quando l’albero è pronto e i regali sono stati posizionati, il suono di un piccolo campanello dà il segnale dell’arrivo di Gesù e si inizia la festa. Si aprono i regali, si cantano le canzoni natalizie e si consuma la cena. Dopo la mezzanotte si va tutti insieme a messa. Allo scoccare della mezzanotte, inoltre, tutti cantano l’inno ungherese, il quale viene trasmesso anche in tv.
