A quanto pare è vero, le piante che importiamo vanno a cancellare quelle autoctone, in uno studio le ultime news.
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Potrebbe sembrare assurdo ma le piante autoctone stanno via via scomparendo, ad annientarle a quanto pare siano le piante importate. La globalizzazione, per quanto sia stato il volano della società moderna, dal punto di vista botanico è stata a tratti deleteria.
In uno studio universitario ci si concentra sul fatto che determinate specie di piante si stiano estinguendo e la flora sparsa per il mondo sembra essere predominata da una percentuale sempre più elevata di piante che vengono importate.
Lo studio su 685 siti diversi, è davvero incredibile
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Costanza, hanno analizzato 658 siti diversi sparsi per il mondo ed hanno potuto constatare come si evidenzino alcune differenze tra le specie botaniche, alcune non erano mai state considerate e si sono avute con il tempo anche per un’alterazione del comportamento umano.
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Lo studio ha preso in considerazione solo i fiori ed hanno coperto l’intero pianeta con questa indagine anche se alla fin fine alcune zone sono state meno rappresentate rispetto ad altre. Una volta capito queste differenze, è qui che gli studiosi si sono soffermati catalogando similitudini e differenze. Da quello che è emerso è che le differenze sono pochissime, poiché il tracciato floreale non ha mostrato una grande unicità tra un sito ed un altro.
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Gli studiosi hanno per questo motivo evidenziato un’omogeneizzazione floristica dove le specie importate, considerate aliene, si sono adattate alle condizioni dei diversi siti ed hanno iniziato a proliferare proprio come facevano nel proprio Paese d’origine, anche se per certi versi lontano migliaia di km. Sicuramente il clima ha inciso in modo positivo ed anche l’uomo ha fatto la sua parte, ma la cosa straordinaria e che risalta all’occhio è il fatto che queste piante si siano adattate a tutte le condizioni di vita proposte senza venir meno alla loro proliferazione botanica.