Fino a pochi mesi fa, l’alternativa più economica per l’automotive era il metano. Ma ora un pieno costa più della benzina
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Il mercato delle automobili del 2022 ha segnato un calo importante delle vendite delle automobili rispetto al 2021, segnato dal Covid: – 11,6 %. Dati alla mano sono state immatricolate appena 1 milione e 211 mila vettureNumeri davvero preoccupanti nonostante il mese di novembre abbia segnato una crescita pari al 14,7%. Le cause sono molteplici a cominiciare dalla guerra tra Russia e Ucraina che ha inciso con un forte aumento dei prezzi. E non a caso molte delle macchine vendute sono ibride o elettriche.
E non si può non sottolineare come, dopo gli aumenti riportati, le pompe di benzina abbiano avuto un abbassamento del costo della materia prima. Ma questo non ha riguardo le macchine a metano. Prima del Covid, infatti questo combustibile era il più economico, mentre ora fare un pieno di questo gas è diventato carissimo. Ma è spontaneo chiedersi quale sarà il futuro di queste vetture visto il periodo di crisi.
Auto a metano: quale futuro per loro?
Come detto l’interrogativo è spontaneo dopo gli aumenti riportati da questo combustibile negli ultimi mesi. Ma non si può mettere sulla bilancia un dettaglio davvero fondamentale e importante. Infatti, rispetto a benzina e diesel, il metano è nettamente meno inquinante. Ma al tempo stesso è fondamentale ricordare che queste vetture sono dotate di un motore termico che necessita di benzina così da poter affrontare i tratti di strada più complessi o le salite.
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Nel calderone, poi, non si possono non considerare i dettagli sulla manubtenzione che, al contrario di quello che si possa pensare, sono abbastanza economici. Si può dunque affermare che se fino qualche tempo c’era un grande risparmio economico, a discapito di prestazioni non eccelse. Oggi non c’è nemmeno il risparmio. Quindi è sempre più lecito chiedersi quale sia il futuro di queste vetture.
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A decidere del futuro di queste vetture sarà l’Unione Europea tenendo conto di un dettaglio molto importante: entro il 2035 infatti Bruxells ha previsto il bando delle automobili a motore termico. Di conseguenza si è già al lavoro per capire se queste continueranno a circolare. Una faccendo avvolta da moltissima incertezza anche se non si esclude che queste verranno sostituite da impianti a idrogeno. La speranza è che il 2023 porti a un abbassamento dei prezzi.