La COP15, che condivide con la sua più rricente riproposizione, la COP27, il nome, si svolse in Canada, a Montreal, e aveva come tema principe quello della tutela della biodiversità globale fortemente indebolita dai cambiamenti climatici.
Le Nazioni Unite riunite in concistoro votarono a favore, tramite espressione dei singoli rappresentanti dei governi mondiali, del “Global biodiversity Found“, un fondo pensato apposta per la conservazione e riproduzione della biodiversità.
Come per il quindicesimo congresso, anche nel più recente si è votato a favore del fondo “Loss and Damage“. Per il fondo destinato alla biodiversità, proprio il 2023 sarebbe l’anno deputato all’ufficializzazione della pratica mentre il 2025 vedrebbe il fondo operativo. Ma cosa è successo?