La UE sceglie di salvaguardare migliaia di ecosistemi applicando restrizioni severe sui prodotti che causano deforestazione.
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Si tratta di una decisione storica a seguito delle terribili recenti stime sulla salute del pianeta e degli ambienti naturali. La Comunità Europea, seguita anche da altri paesi nel mondo, come gli Stati Uniti e Canada, propongono restrizioni sull’importazione di prodotti alimentari che causano deforestazione.
Tra gli ecosistemi a rischio ci sono quelli del Sudamerica, dell’Indonesia o dell’Africa. L’Europa è il principale importatore di cacao e di caffè, due prodotti che sono causa del problema e che distruggono migliaia di ettari di foreste tropicali. Le leggi, che saranno approvate dal Parlamento di Strasburgo, saranno molto restrittive.
Saranno previste salatissime multe per tutte le aziende che distruggono il territorio, o che comunque contribuiscono a degradare le foreste, non rispettando le regole. Tra i prodotti sotto accusa, ci sono carne bovina, cacao, caffè, gomma, legname, soia e olio di palma. È il primo passo per salvaguardare migliaia di ecosistemi a rischio.
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In particolare, si tenterà di proteggere le foreste dell’Indonesia, del Brasile, della Costa d’Avorio, del Ghana e della Nigeria. Una decisione importante, anche se per molte associazioni ambientaliste è ancora troppo poco per contrastare la deforestazione e il potere delle multinazionali. La deforestazione è responsabile di circa il 10% delle emissioni di gas serra.
L’inquinamento ambientale è stato oggetto della recente Cop15. Tra i prodotti che causano maggiore inquinamento e distruzione di territorio naturale ci sono il caffè e il cacao. Questi due prodotti stanno annientando le foreste africane e decimando quelle sudamericane e asiatiche.
Ad esempio, la Costa d’Avorio, principale esportatore di cacao in tutto il mondo, negli ultimi decenni ha perso quasi completamente le sue foreste. Solo negli ultimi 20 anni sono stati distrutti 2,4 milioni di ettari di terreno, per piazzare le nuove piantagioni. Le nuove leggi europee cercheranno di arginare questo fenomeno.
Insomma, si importeranno meno prodotti, abbassando così la richiesta e applicando multe (che arrivano fino al 4% del fatturato) a tutti i trasgressori. In questo modo, si fermerà anche la deforestazione.
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Le aziende dovranno adeguarsi nel giro di 18 mesi. Il testo è forse ancora incompleto, ma è un inizio. Inoltre, c’è da risolvere il problema del lavoro sottopagato e dello sfruttamento agricolo. Secondo Voice Network, agli agricoltori va solo 5% dei guadagni. Le leggi imposte dalla UE aiuteranno anche a far aumentare il reddito degli agricoltori.