I ricercatori dell’INGV comunicano i dati raccolti in 20 anni monitorando l’attività sismica dei Campi Flegrei: si evidenzia il sollevamento del suolo.
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I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), grazie ai dati acquisiti dal Sistema di Posizionamento Globale (GPS), evidenziano un fenomeno molto particolare. Come riporta la testata RivstaNatura.com, venti anni di studi approfonditi sulle attività sismiche del nostro territorio hanno rivelato un lento sollevamento del suolo concentrato nell’area dei Campi Flegrei.
I Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica, situata in Campania, nella parte ovest di Napoli e nel golfo di Pozzuoli. Si tratta di uno dei super vulcani più pericolosi al mondo, famoso per il fenomeno di bradisismo, ossia l’innalzamento e l’abbassamento periodico del suolo. Se dal 1984 il suolo ha affrontato una fase discendente, conclusasi nel 2005, da allora è iniziata una nuova fase di innalzamento.
La fase di innalzamento e di abbassamento provoca ovviamente migliaia di terremoti di varia entità. L’innalzamento del suolo ha avuto il suo picco tra il 2011 e il 2013, a causa di un accumulo di magma situato a 5 km di profondità e a 500 metri a sud del porto di Pozzuoli. I dati raccolti in 20 anni di studi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Scientific Reports.
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Il fenomeno del bradisismo è frequente e anche molto veloce. I ricercatori hanno notato anche una differenza degli eventi sismici avvenuti nel ventennio 1980-2000 e il seguente 2000-2020. Si denota non solo un’accelerazione delle attività sismiche, ma anche oscillazioni di varia frequenza. Il suolo si solleva più rapidamente rispetto ai decenni precedenti.
Ciò ovviamente comporta un maggior numero di scosse di terremoto, per fortuna, fino ad oggi di bassa entità. Il 90% dell’incremento delle attività sismiche si sono registrate a partire dal 2011 e poi ancora dal 2018, con un incremento del 40%. Anche negli ultimi mesi si sono registrati lenti e progressivi sollevamenti.
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Ad esempio, nell’ottobre scorso, gli esperti hanno evidenziato un sollevamento preoccupante presso la stazione del Rione Terra di Pozzuoli. Rispetto al 2005, il suolo si è alzato di circa un metro. Al momento, non si segnalano particolari criticità, tanto che la ricerca ha valenza solo scientifica e non coinvolge alcuna attività legata alla protezione civile. Tuttavia, è una situazione da monitorare con attenzione.