E’ stata superata la soglia minima per l’inquinamento luminoso. Vediamo cosa sta succedendo nel dettaglio.
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Il nostro pianeta è ormai afflitto da tantissime forme di inquinamento. Un esempio è l’inquinamento da plastica o da smog, ma sono solo alcune delle forme di inquinamento presenti sulla Terra.
Ci sono poi delle tipologie di inquinamento silenzioso come ad esempio l’inquinamento luminoso. L’inquinamento luminoso è una forma di inquinamento ancora poco conosciuta, causata dalla quantità eccessiva di luce artificiale presente in cielo.
I suoi danni purtroppo sono ben visibili. Oltre alla scarsa visione ormai della Via Lattea, i danni si ripercuotono su piante ed animali che perdono l’orientamento e i loro ritmi biologici a causa della troppa luce.
Esiste una soglia minima che però non andrebbe superata, ma gli ultimi dati purtroppo non sono così confortanti. Scopriamo di più a riguardo.
Uno studio recente portato avanti da Spagna, Cile ed Italia ha preso in analisi l’inquinamento luminoso di alcuni osservatori di tutto il mondo.
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Nello studio è stato utilizzato un modello di propagazione della luce nell’atmosfera sviluppato dall’astronomo Pierantonio Cinzano.
Grazie a questo studio si è potuto verificare il superamento della soglia critica dell’inquinamento luminoso, ed i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomica Society.
Secondo l’attenta analisi purtroppo due terzi degli osservatori hanno superato il 10% di aumento della luminosità artificiale permetta rispetto ai normali livelli.
Dati tutt’altro che confortanti che fanno preoccupare non poco gli scienziati. Ma come si è arrivati ad una conclusione simile?
Per arrivarci gli scienziati del team di ricerca hanno effettuato diverse misurazioni. Sono partiti dalla radianza zenitale, ovvero quella luminosità del cielo allo zenit.
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Si tratta della parte solitamente meno inquinata e più buia, ma non è stata fatto solo questa misurazione. In aggiunta si è misurata anche la radianza a 30 gradi e la radianza sotto i 10 gradi di altezza sopra l’orizzonte.